Voi in quarantena seguiti dai droni: sbarcano decine di clandestini a Lampedusa

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Ricordiamo che in Nordafrica è in corso un’epidemia di coronavirus con centinaia di morti ufficiali.

Con le Ong tedesche tornate davanti alla Libia, ripartono i barconi. Duecento clandestini sono stati caricati ieri dalla Sea Eye:

ONG TEDESCA CARICA 200 CLANDESTINI DOPO CONTATTO CON SCAFISTI BANGLA: PUNTA L’ITALIA

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Un altro barcone è arrivato a Lampedusa e ha sbarcato 34 clandestini, in prevalenza di nazionalità subsahariane.

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“Ho immediatamente firmato una ordinanza sindacale – ha affermato il sindaco, Totò Martello – che prevede che tutte le persone sbarcate siano direttamente trasferite dal Molo Favaloro (dove sono state raggruppate ed assistite da personale fornito di Dispositivi di protezione individuale così come previsto dalle norme sul Coronavirus) all’interno del Centro di Accoglienza, dove resteranno in condizione di quarantena, senza dunque potersi mai allontanare dalla struttura. Sarà attivo un servizio di controllo per fare in modo che nessuno esca dal Centro, e verrà effettuato un costante monitoraggio dal punto di vista sanitario”. “Vista l’emergenza Coronavirus – conclude Martello – la decisione di porre in quarantena le persone sbarcate sull’isola è necessaria a tutela della salute pubblica e di quella degli stessi migranti: nessuno di loro entrerà in contatto con la popolazione locale”.

Certo, come no. Staranno chiusi nell’Alcatraz lampedusano dove le fughe sono all’ordine del giorno. E non solo a Lampedusa:

Coronavirus, immigrati fuggono dall’hotel dove erano in quarantena

Non trovate ridicolo che questo governi schieri migliaia di militari e agenti con droni, elicotteri e satelliti a caccia di mamme col passeggino e lasci sbarcare energumeni dall’Africa? E’ o non è uno Stato di merda?




5 pensieri su “Voi in quarantena seguiti dai droni: sbarcano decine di clandestini a Lampedusa”

  1. Che le ONG siano colluse con le organizzazioni criminali di trafficanti e che organizzano le traversate in mare dei clandestini dalle coste libiche all’Italia lo sanno tutti. Inoltre poi scatta il business delle mafie locali che lucrano sui contributi statali per il mantenimento di questi potenziali terroristi. In un paese che si rispetti tutto cio’ non succederebbe. Il nostro attualmente non lo rispetta nessuno, a cominciare da questi trogloditi che appena tornano a piede libero spesso si rivelano per quello che sono: criminali o jihadisti dal coltello affilato e dallo sputo facile. Ci vorrebbero dei vertici politici di ben altra levatura ed autorevolezza per contrastare il fenomeno. Ci vorrebbero, ma non ci sono.

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