“Ho tentato per ben tre volte – racconta Antonio Manca Graziadei – di vendere mascherine provenienti dall’estero all’Italia, ma non è stato possibile”. Questo perché preferiscono fare affari con la Cina e:
“La trattativa è iniziata lo scorso 17 marzo, offrivo 1 milione di mascherine provenienti dal Sudafrica, prima mi hanno detto che il prezzo era tropo alto e allora l’ho abbassato, poi che serviva documentazione e la ho fornita, poi che non si poteva anticipare il pagamento e ho accettato anche quella condizione. Ad un certo punto mi hanno risposto che c’era in atto una ‘riprocedimentalizzazione interna‘, insomma nonostante i miei tentativi, non c’è stato niente da fare. Ora – conclude gli stessi materiali li sto vendendo alla Gran Bretagna. Mi preoccupa l’apparente disfunzionalità di una struttura cardine sul fronte dell’emergenza, con la potenziale perdita di fiducia dei cittadini e anche a livello internazionale”.
E’ uno dei tanti casi. Anche se un governo serio, a gennaio, avrebbe iniziato una produzione interna di massa. Queste vicende ci insegnano che non si possono delocalizzare le produzioni senza indebolirsi ed esporsi a minacce mortali: la Globalizzazione è il paziente zero.
Imbroglio: Cina ci ha rivenduto le mascherine regalate da Di Maio
Qui ci vuole solo la presa della Bastiglia 🇮🇹
“E’ uno dei tanti casi. Anche se un governo serio, a gennaio, avrebbe iniziato una produzione interna di massa.”: altro che governo serio, quello giallofucsia è il peggiore di sempre.