Coronavirus, boom di afroamericani morti negli Usa

Vox
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Definitivamente smentita la tesi di una presunta ‘resistenza genetica’ degli africani al coronavirus.

African Americans more likely to die...

Gli afroamericani, che in Michigan rappresentano il 14% della popolazione, rappresentano il 40% delle morti di Coronavirus nello Stato Usa. Ricordiamo che gli afroamericani sono proprio discendenti dei subsahariani dell’Africa occidentale.

Pur essendo non tutti geneticamente ‘puri africani’, lo sono abbastanza, soprattutto nel Michigan dove sono i bisnipoti degli immigrati dagli Stati del Sud al tempo del boom dell’auto, per smentire la tesi.




8 pensieri su “Coronavirus, boom di afroamericani morti negli Usa”

  1. Ancora non si sa se i dati sulla diffusione del Coronavirus in Africa sono incompleti oppure non disponibili per carenze infrastrutturale di quei Stati.

    1. I’m the General Lee….
      Yyyyyyyyyyyhaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!
      I’m the pride of the South Republic GENERAL LEEEEEEEEE!!!!!!

  2. Il coronavirus e’ un’arma costruita in laboratorio dalle case farmaceutiche per fare soldi vendendo il vaccino. Pe massimizzare i soldi il coronavirus dovra’: 1) mutare tutti gli anni così da costringerci a vaccinarci continuamente (chi non si vaccina resta a casa in isolamento a vita). 2) Contagiare cani e gatti così da costringere i padroni a vaccinare anche le bestie tutti gli anni. 3) non dare che una immunita’ temporanea a chi guarisce, così da costringere chiunque a vaccinarsi anche poco dopo il contagio per non infettare gli altri. 4) i neri americani hanno un 20% di DNA dei bianchi, che si vede poco perché per noi i negro sono tutti uguali ma loro se ne accorgono, non sono come gli africani. Che i neri americani si ammalino serve alle case che vendono i vaccini, mentre non c’ è bisogno che i neri africano muoiano tanto a loro il vaccino non lo comprerebbe nessuno, non hanno i soldi. Per questo i neri USA devono ammalarsi (poco, il meno possibile come per tutti, meno gente muore più gente compra il vaccino l’anno dopo), in. Africa non c’e’ bisogno, ed infatti li non si ammalano.

I commenti sono chiusi.