Il pakistano, a Udine, era stato fermato dai carabinieri e, per tutta risposta, ha reagito aggredendoli.
La vicenda è avvenuta dopo l’intervento per la segnalazione di un assembramento immotivato di immigrati.
Gli agenti hanno identificato due fratelli rispettivamente di 25 e 28 anni, entrambi cittadini pakistani ed entrambi pregiudicati, senza fissa dimora e irregolari sul territorio nazionale.
A dare più problemi il più giovane di questi che non solo ha malmenato i carabinieri, ma ha anche sputato in faccia a uno di loro.
L’immigrato, poi, ha anche danneggiato l’interno dell’automobile usata per portarlo in caserma. Così i due non solo sono stati denunciati per non aver osservato il divieto di ritorno nel comune di Udine e il decreto di espulsione dal territorio nazionale, ma hanno anche ricevuto una sanzione amministrativa per essere stati scoperti in strada senza validi motivi.
Rimandarli in Pakistan, nonostante siano clandestini? No.
Denunciati e sanzione amministrativa che, naturalmente, non pagheranno.
Non possiamo continuare a leggere all’infinito questo tipo di notizie in danno dei nostri agenti sempre sbeffeggiati, vilipesi e feriti senza che gli autori vengano puniti.
Se uno è pakistano e oltraggia dei carabinieri – consapevole di non essere punito – fa qualcosa che rientra nella sua logica aberrante; uno Stato che non tutela e non fa rispettare i propri agenti evidenzia irresponsabilità ed inefficienza del suo apparato.
Dobbiamo prendere atto del fatto che sussiste una grave carenza nella nostra legislazione ed in generale nell’apparato giurisdizionale che è chiamato ad applicare le norme.