E sono furbi. Fanno telefonare i bambini.
Questi non servivano prima al tessuto produttivo. Figuriamoci nei prossimi mesi. Eppure c’è qualche demente che ne vuole fare entrare altri 200mila.
Come volevasi dimostrare, l’epidemia di coronavirus ha portato a galla una situazione che andavamo creando da anni: immigrati che vengono a lavorare, fanno un lavoro a basso costo portando verso il basso anche gli stipendi degli italiani, precarizzando il mondo del lavoro, e a cui permettiamo con i ricongiungimenti familiari di portare in Italia l’intera famiglia. Senza che la possano mantenere.
E ora, con la quarantena, queste situazioni emergeranno a migliaia. Insieme a tante migliaia di situazioni identiche di italiani. Un Paese serio organizzerebbe corridoi umanitari per riportare a casa queste famiglie di immigrati che non potranno mai più mantenersi, concentrando gli aiuti verso le famiglie italiane.
Ma noi non abbiamo un governo serio. Quindi preparatevi a mantenerli.
Una telefonata alla Centrale Operativa dei Carabinieri della Compagnia di Vergato, nel Bolognese, a farla è stata un’immigrata di 12 anni: “Abbiamo fame, mio padre non lavora più e il frigorifero è vuoto. Aiutateci”. Questo il sunto di quanto detto al telefono. L’operatore ha inviato una pattuglia a casa della famiglia, di origine straniera e composta dai genitori e due figli. I militari hanno preso atto del fatto che la bambina non mentiva: il frigorifero era vuoto. Il padre, unica fonte di reddito della famiglia, aveva infatti perso il lavoro da precario a causa della pandemia. La famiglia non aveva più nulla da mangiare.
Perché ad uno straniero con un lavoro precario si permette di fare arrivare in Italia moglie e figli? Insensato. Non solo distruggono il nostro mondo del lavoro, trascinando gli stipendi verso il basso, ma vengono anche a parassitare il welfare.
A Castel Volturno:
Pensionati muoiono di fame e lo Stato porta la spesa ai clandestini – VIDEO
Se chiama un Italiano glielo riempiono il frigorifero o lo riempiono di botte?