Nuovi casi, Coronavirus si diffonde in Libia: attenti ai barconi

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Il Centro nazionale per il controllo delle malattie in Libia ha annunciato altri due casi di coronavirus a Misurata e a Tripoli, nell’ovest del paese.

Sale così a tre il numero dei contagiati ufficiali in Libia. Ovviamente il numero reale è molto più alto.

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Secondo Jennifer Bose Ratka, responsabile dell’informazione pubblica presso l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) in Libia, se dovesse scoppiare un focolaio di Covid-19 nel paese nordafricano, il sistema sanitario nazionale già compromesso dalla guerra civile potrebbe collassare. “Un possibile focolaio del virus sarebbe catastrofico. La Libia è ad alto rischio diffusione di Covid-19 a causa dei suoi livelli crescenti di insicurezza, della frammentazione politica, del sistema sanitario debole e dell’alto numero di migranti. Il sistema sanitario della Libia non è pronto a far fronte a una diffusione del virus in questo fragile contesto causato dal conflitto prolungato”, ha detto Ratka all’agenzia di stampa russa “Sputnik”.

“Mancano unità di terapia intensiva e attrezzature mediche: il paese farà fatica a far fronte a un’epidemia. Con un sistema sanitario già debole e con la maggior parte dei libici in cerca di assistenza sanitaria all’estero, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche”, ha detto ancora la Ratka.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha espresso nei giorni scorsi preoccupazione per “il possibile impatto della pandemia di Covid-19”.




3 pensieri su “Nuovi casi, Coronavirus si diffonde in Libia: attenti ai barconi”

  1. Quanto ci vorrà prima che il boldrinista di turno dichiari che adesso dobbiamo portarli in Italia per curarli?

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