Coronavirus, dal Vaticano nemmeno un euro ai malati italiani

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Sul coronavirus, come su tante altre cose, Bergoglio parla, ma non sgancia una lira.

Lo si evince analizzando tutte le donazioni all’Italia per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

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Numeri alla mano, quelli del Dipartimento delle Finanze, facendo una media ponderale di quanto l’Unione buddista italiana e la Chiesa valdese hanno versato per l’emergenza coronavirus, in rapporto a quanto hanno ricevuto dall’8 per mille nell’anno 2019 sui redditi ripartiti nel 2015, emerge un dato del 20,33 per cento: i valdesi, infatti hanno ricevuto 43.198.823 euro e hanno donato sinora 8 milioni di euro (il 18,52 per cento), mentre i buddisti hanno donato 3 milioni di euro contro i 13.549.941 ricevuti (il 22,14 per cento).

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Ma ecco che si arriva al punto che maggiormente ci interessa. Se quella media fosse applicata al gettito dell’8 per mille arrivato alla Chiesa italiana nello stesso periodo (un miliardo, 131 milioni, 196.216 euro), l’ipotetica donazione all’Italia potrebbe raggiungere la cifra di 229 milioni, 972.190 euro.

Invece, al momento, risulta un’unica donazione ufficiale per coronaviru di 10 milioni. Ma attenzione, affidati alla Caritas. Quindi è come se Bergoglio avesse trasferito 10 milioni dalla tasca destra a quella sinistra.




19 pensieri su “Coronavirus, dal Vaticano nemmeno un euro ai malati italiani”

  1. Da un politicante di sinistra travestito da prete cosa potevi aspettarti?? Invece di pensare ai rom migranti e tutta la feccia umana provasse a preoccuparsi di quelle poche pecore rincoglionite che gli sono rimaste fedeli. Ancora qualche mese e il Vaticano chiuderà per mancanza di fedeli.. rimarranno i pedofili e i parassiti.

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