Coronavirus, immigrato massacra carabiniere: “Io non resto a casa”

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Gli italiani chiusi in casa e lui, immigrato, in giro completamente per le vie di Copparo (Ferrara). Per lui non valeva l’emergenza Coronavirus.

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Alla richiesta di tornare a casa ha aggredito e mandato in ospedale uno dei carabinieri intervenuti, obbligando i colleghi sopraggiunti in supporto della prima pattuglia ad utilizzare – come le vecchine, poveri i nostri ragazzi – lo spray urticante per avere la meglio su di lui. Nei Paesi civili si spara a chi massacra le forze dell’ordine.

L’immigrato, di 36 anni, finito in manette solo dopo una violenta colluttazione.

Seguendo la prassi, i militari si erano a lui avvicinati per chiedergli di dimostrare le strette necessità che lo avevano condotto al di fuori della propria abitazione poco prima la mezzanotte.

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Deciso ad evitare ad ogni costo le verifiche, si è avventato come una furia contro i carabinieri, aggredendoli con forti pugni e calci e dando vita ad una colluttazione.

Uno dei militari è stato colpito più volte durante il pestaggio, riportando delle lesioni che lo hanno poi costretto a ricorrere alle cure del locale pronto soccorso.

Ridotto finalmente in manette, lo straniero, residente a Copparo, è stato dichiarato in arresto. Per lui l’accusa di resistenza, violenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, oltre che una segnalazione per non aver ottemperato alle disposizioni anti-Coronavirus. Dopo la convalida del fermo, tuttavia, il 36enne è tornato a piede libero.

Insomma, che tu faccia una passeggiata o che tu pesti ubriaco un carabiniere le ripercussioni sono le stesse. Stato di merda.




12 pensieri su “Coronavirus, immigrato massacra carabiniere: “Io non resto a casa””

  1. Esattamente,

    lui naturalmente essendo uno ”specialista” non usa la museruola come quasi tutti.

    ma un profilattico in cuoio sulla zucca, molto virile ma anche antivirale.

    Gli appassionati volendo, possono procurarsi lo stesso modello
    sui banconi di Sexy-shop al reparto Sado-maso.

I commenti sono chiusi.