Bufera su Conte: Coronavirus è diventato lo show del Grande Fratello

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Franco Bechis è molto critico sull’ultima comunicazione notturna di Giuseppe Conte, tra l’altro arrivata con circa 40 minuti di ritardo rispetto all’orario per il quale era stata improvvisamente annunciata. “Presidente – scrive il direttore de Il Tempo sui social – Palazzo Chigi non è lo show del Grande Fratello. Un quarto d’ora di pippone. Neanche una parola rivolta a chi oggi ha perso quasi 800 cari. Nessuna informazione essenziale, sono indignato”. La teoria di Bechis è che il premier Conte ha “fatto lo show” esclusivamente perché “gli avevano portato via la scena le Regioni che, stufe di aspettarlo, hanno chiuso ieri. Con decreti dove trovi tutto nel dettaglio. È stato vergognoso – chiosa il direttore de Il Tempo – il Grande Fratello di ieri sera”.

Giuseppe Conte che fa il discorso alla Nazione non è più una novità. Dall’inizio di questa emergenza coronavirus sono state tante le dirette del Presidente del Consiglio, che di volta in volta (seppur in ritardo) ha annunciato nuove misure e nuovi giri di vite alla libertà degli italiani per limitare la diffusione del Covid-19.

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Spesso, è accaduto che i discorsi di Conte si siano tenuti in diretta Facebook (e non dalla stampa di Palazzo Chigi) e in tarda nottata. Come è accaduto ieri. Annunciata per le 22.30, la diretta del premier è slittata alle 23.30. I media italiani e i principali network televisivi, fin dalle 22.20 circa, erano collegati con edizioni straordinarie dei telegiornali in attesa del discorso di Giuseppe Conte. Discorso che è arrivato seppur in modo confusionario.

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Subito dopo il suo annuncio, infatti, è esplosa la polemica. Come è possibile fare un discorso alla Nazione di questo tipo, in quell’orario e con misure così poco chiare? “Non può essere tutto comunicazione. Se un governo decide di bloccare la gran parte delle attività produttive, prima stende il provvedimento, poi dirama un comunicato stampa con gli elementi essenziali, da quando è in vigore lo stop e fino a quando, quali settori riguarda e quali invece no e perché”, tuona Enrico Mentana dal suo profilo Facebook: “Poi, e solo dopo, arriva il discorso del premier, che spiega perchè si assumono decisioni così gravi, cosa c’entrano con la lotta contro il contagio, e tutte le belle frasi che abbiamo ascoltato, per poi essere bersagliati (noi, perchè il premier non ha voluto domande) dai quesiti di chi chiedeva se la sua attività sia essenziale o no…”

Le strategie del premier adottate in termini di comunicazione non sono quelle canoniche ma prediligono i canali social, come la pagina Facebook personale. Ma questa scelta ha solo scatenato confusione in un momento così delicato (e di emergenza) per il Paese. “Meglio tardi (troppo tardi) che mai, ieri notte ci hanno dato retta, annunciando l’ennesimo decreto (che ancora non c’è), anche se mezza Italia si chiede se domani dovrà andare a lavorare o no. Non è questo il modo di agire e dare certezze agli italiani”, scrive Matteo Salvini. Il segretario della Lega, poi, chiarisce meglio il suo pensiero: “Così non si può andare avanti, fra annunci di notte e confusione di giorno, fra sottovalutazione e improvvisazione, fra ministri che scherzano e morti che aumentano. Noi vogliamo con tutto il cuore aiutare, collaborare, migliorare, risolvere problemi: ad oggi purtroppo non ci è permesso farlo.”