La stazione Roma Termini presa d’assalto ai tempi del Coronavirus. Un’immagine emblematica, scattata nella mattinata di venerdì 20 marzo.
Una foto eloquente, che vede decine di persone assembrate nel raggio di pochissimi metri, in un periodo dove è stato sollecitato di rimanere casa per ridurre il contagio del Covid 19.
Mentre Raggi va per parchi a caccia di pericolosi sportivi solitari e crea file chilometriche per controllare ogni autocertificazione, alla Stazione Termini in piena emergenza coronavirus, come si evince dall’altoparlante. Cerchiamo di mantenere la distanza di un metro, dicono:
#Roma Termini. Ecco la risultanza dei vari decreti (caos) di #Conte: mezza Italia in quarantena l'altra metà in giro. Non per altro sono il governo degli incapaci. #RadioSavana #CoronaVirus pic.twitter.com/EtDlUH5WQv
— RadioSavana (@RadioSavana) March 20, 2020
E’ evidente che il problema non sono gli sportivi o chi va a fare la spesa. Ma chi ancora deve lavorare in settori non essenziali come gli uffici professionali, ad esempio.
È proprio questo che fa incazzare e genera domande, è più facile contagiarsi per andare a lavoro piuttosto che facendo una corsa ed una camminata seguendo le norme di igiene, ma allora questo virus è pericoloso o lo sfruttano per creare terrore per poter cambiare radicalmente società, cultura ed economia?