“Le strade sono deserte, le saracinesche abbassate, in giro si vedono solo rom che frugano nei cassonetti”, ci racconta Marina, che dalla sua finestra sorveglia il quartiere. La finestra è il suo orizzonte di libertà in queste strane giornate in cui bisogna rimanere a casa e aspettare. “Mi affaccio spesso – spiega – per prendere una boccata d’aria e per guardare che succede”. Ed è proprio durante i momenti passati ad osservare che si è accorta del viavai dei nomadi con al seguito l’ormai iconico carrello. “Sempre alla stessa ora, ogni mattina, proprio come se nulla fosse, mentre noi siamo costretti a rimanere rinchiusi a casa”. “Non indossano neppure la mascherina”, aggiunge con un pizzico di ironia. Ma da ridere c’è ben poco. Marina torna subito seria e si sfoga: “Siamo stanchi della logica dei due pesi e delle due misure, le regole devono valere per tutti, a maggior ragione in un momento delicato come questo”.
Una situazione simile ce la descrive anche Marco. Il suo angolo di visuale però è ben più largo. Non è un affaccio su una via, ma su un’intera periferia: quella a sud della Capitale. Di professione fa l’autista e ogni giorno attraversa in lungo e in largo il X Municipio. “Ne vedo ancora tantissimi a rovistare, intere famiglie”, ci racconta. “Soprattutto ad Ostia Nuova e ad Acilia, nelle zone più disastrate, dove la raccolta dei rifiuti è carente e dove ci sono accampamenti abusivi nelle vicinanze”. “La sensazione – aggiunge – è che nonostante l’emergenza sanitaria le istituzioni continuino a chiudere un occhio”.
2 pensieri su “Italiani chiusi in casa e Rom liberi di rovistare come sempre – FOTO”
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A tutti i contagiati!Occasione unica!!!Riempite i cassonetti di fazzoletti usati!!!!
Rientro immediato ai loro paesi, in Alto Adige dove abito divieto di alloggiare nelle 2 case di proprietà, quindi italiani se avete una casa in Alto Adige e vietato alloggiarvi.
È ora che i cittadini abbiano la consapevolezza che ora ti tirare fuori i coglioni.
W la Grecia.