Coronavirus, boom a Milano: effetti di “Milano non si ferma”, l’aperitivo criminale di Sala e Zingaretti

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I medici: “Abbiamo visto folle assembrate al mare o in stazioni sciistiche o in mega aperitivi. Una parte di quelle persone nei prossimi giorni probabilmente mostrerà simtomi anche gravi”

Proprio come ci si aspettava, c’è stato il boom del coronavirus a Milano. Proprio dopo la scadenza del periodo medio di incubazione dopo i festini organizzati dallo sciagurato sindaco:

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In Lombardia il contagio è drammatico: 11685 persone positive al coronavirus, 1.865 in più in appena 24 ore. In pratica oltre la metà dei contagi di tutta Italia.

Ci sono quasi 5mila ricoverati, 732 dei quali in terapia intensiva, mentre i decessi si avvicinano a quota mille (966, +76). Lorenzo Pregliasco, direttore di Youtrend, fa notare i “dati purtroppo preoccupanti del contagio a Milano, che ormai ha superato Lodi e quasi raggiunto Cremona. C’entrano campagne e comportamenti sconsiderati nelle scorse settimane?”.

C’entrano. E loro vanno arrestati:

Noi in quarantena, ma ora arrestate i defici*nti dell’aperitivo che hanno diffuso il contagio

Quest’ultima sa tanto di domanda retorica, tra il “Milano non si ferma” lanciato dal sindaco Beppe Sala e l’aperitivo di Nicola Zingaretti, che tra l’altro è risultato positivo al Covid-19, probabilmente proprio per quell’iniziativa irresponsabile. Il dato dei contagi a Milano è destinato a crescere anche perché è ovviamente il centro abitato più grande, però fa impressione notare che abbia già superato Lodi, che era il primo focolaio della Lombardia.




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