Coronavirus: in Veneto 72 nuovi casi, Zaia per stralcio zona rossa

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Il presidente del Veneto, Luca Zaia, critica il decreto del premier Giuseppe Conte sul coronavirus considerando “esagerata e inopportuna” la decisione di definire area rossa le tre province venete e chiede quindi lo stralcio di esse.Zaia sottolinea che “non è stato interpellato per un parere prima della definizione del decreto e che l’ultimo contatto con Conte è stato prima di mezzanotte”. Lo stralcio riguarda le province di Padova Treviso e Venezia. A fronte di cluster circoscritti, “e che non interessano in maniera diffusa la popolazione generale, non si comprende – osserva Zaia – il razionale di una misura che appare scientificamente sproporzionata all’andamento epidemiologico”. “Noi veneti non ci siamo mai tirati indietro, io non mi sono mai permesso di dissentire, anche se c’erano misure che a volte avrei fatto in un’altra maniera. Ma questo decreto per un’interpretazione – conclude – ha bisogno minimo di una circolare attuativa. Tutto magari ha una ratio, ma per noi veneti, in questo momento no”.

Il Veneto intanto registra stamane un picco nell’aumento di casi di positività al Coronavirus, 72 in più rispetto al report precedente. Lo rende noto la Regione Veneto.
I casi totali salgono così a 670. Le vittime sono 18, con tre nuovi decessi rispetto al dato di ieri sera. I pazienti tuttora ricoverati sono 193, 47 quelli in terapia intensiva.

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In effetti in Veneto la situazione non sembra fuori controllo come in Lombardia, dove evidentemente il contagio covava da settimane. Ed è solo frutto di un contagio indiretto.

Prima tutto aperto e ora tutto chiuso. Tranne i porti, ovviamente. Un governo di incapaci.