Coronavirus, NESSUN controllo medico serio su passeggeri ‘fuggiti’ da Milano

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Tantissime persone – secondo quanto riferito da fonti Polfer a Caserta – sono salite ieri sera senza biglietto. Il convoglio è stato fatto fermare due volte nel Casertano, perché la Polizia Ferroviaria doveva identificare tutti i viaggiatori prima dell’arrivo alla stazione di Napoli Centrale, essendo stata anche emanata proprio stamani dal governatore De Luca l’ordinanza che obbliga chi arriva dalla Lombardia o altre zone rosse a mettersi in quarantena. Il primo stop è stato a Sessa Aurunca, dove la tensione tra i passeggeri, convinti di doversi sottoporre a controlli medici, ha però spinto le forze dell’ordine a far ripartire il treno. Il convoglio è stato poi fermato a Cancello Scalo: oltre 100 persone sono state identificate, non senza problemi.

Ennesima vergogna

La fuga verso Sud per il timore di restare bloccati a Milano e in Lombardia è iniziata nella notte. Appena fonti del governo hanno fatto trapelare ieri sera la bozza del nuovo decreto, è scoppiato il caos. Perché prima si chiude, e poi lo si dice. Ma noi non abbiamo un governo, abbiamo un circo.

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Subito centinaia di persone hanno preso d’assalto la stazione centrale di Milano e quella di Porta Garibaldi per fare ritorno nelle regioni del Sud: video e foto pubblicate sui social mostrano le biglietterie affollate e i treni in partenza dal capoluogo lombardo pieni:

Coronavirus, fuga da Milano: stazione presa d’assalto – VIDEO

Una reazione forse sconsiderata. Ma prevedibile e umana. Che un governo serio avrebbe dovuto anticipare. Ma non un governo come quello che abbiamo.

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Alla fine, dopo ore di caos, verso le due di notte, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto in video e firmato il decreto imponendo così misure ristrettive e riducendo fortemente la mobilità in Lombardia e in altre 14 province. Ma ormai i treni erano partiti.

Pochi minuti prima delle 23, dalla stazione di Porta Garibaldi, è partito l’ultimo treno verso il Sud. Gente ammassata e seduta per terra pur di scappare dalla Lombardia: così l’Intercity797 proveniente da Torino Porta Nuova ha lasciato il Nord con a bordo centinaia di passeggeri. Poi lo stop: il treno è rimasto fermo per circa un’ora all’altezza di Villa Literno, in provincia di Caserta. La Polizia Ferroviaria ha acquisito i documenti dei viaggiatori, che saranno segnalati alle Asl competenti per il periodo di quarantena domiciliare di 14 giorni obbligatoria nelle proprie abitazioni.

Coronavirus, treni stracolmi da Milano verso sud dopo fuga notizie: governo criminale

Alla stazione centrale di Napoli è scattato il protocollo per il coronavirus, d’intesa con la Protezione Civile. In mattinata sono giunti nel capoluogo campano altri due treni provenienti da Venezia e Torino: anche in questo caso sono stati effettuati controlli a campione, così come sta avvenendo al terminal bus alle spalle della stazione ferroviaria.

Dopo la fermata di Napoli, l’Intercity ha ripreso la sua corsa verso Salerno. In stazione, fonti della Prefettura confermano l’allestimento due presidi della Polizia e del personale sanitario che sottoporranno tutti i passeggeri ad un questionario per comprendere da dove arrivano e se presentano eventuali sintomi. “D’intesa con Regione Campania, Prefettura, Questura, Asl e Protezione Civile è stato attivato un immediato servizio di presidio all’arrivo di bus e treni provenienti dalla zona rossa. Tutti i passeggeri sono sottoposti ad identificazione, controlli sanitari e quarantena obbligatoria”, ha spiegato il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. Alla stazione ferroviaria di Salerno, in attesa dell’Intercity, intorno alle 12 è arrivato un Frecciarossa a bordo del quale il personale sanitario ha eseguito i controlli (a campione) sanitari sui passeggeri.

L’arrivo del treno, formatosi a Torino Porta Nuova, alla stazione di Napoli Centrale era previsto intorno alle 10 e alle 10.50 il convoglio sarebbe stato a Salerno.