I governatori di Lombardia e Piemonte,
Fontana e Cirio, chiedono misure di
contenimento del coronavirus più rigo-
rose e restrittive.

“La crescita maggiore dei casi di con-
tagio nelle ultime 48 ore, ci fa pensa-
re che il contenimento in atto non sia
sufficiente”, scrive Cirio al premier
Conte. Dopo un incontro con i sindaci
di 12 capoluoghi lombardi, anche Fonta-
na invoca in tempi rapidissimi misure
stringenti “in base alle quali chiedere
sacrifici alla comunità”.

Attilio Fontana suona la sveglia al governo: “Subito regole certe, chiare e inequivocabile da trasferire ai nostri cittadini”. E il messaggio unanime che i 12 sindaci dei capoluoghi di provincia hanno chiesto al presidente della Regione Lombardia di trasferire al premier, Giuseppe Conte, e al governo. L’istanza è arrivata al termine della riunione che ha raggruppato in teleconferenza i primi cittadini lombardi “nella quale – fa sapere il presidente Fontana – mi è stato raccomandato di ottenere risposte in tempi rapidissimi, visto che domani sera scade la validità del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) che contiene le attuali restrizioni previste in Lombardia e nella ‘zona rossa’”.

“I sindaci, alla luce dei dati relativi alla diffusione del contagio e della ‘pressione’ del crescente numero dei malati nelle strutture ospedaliere, puntualmente inviati al governo e al commissario Angelo Borrelli – ha spiegato il governatore – hanno sostenuto la necessità di mettere in campo misure stringenti e rigorose in base alle quali si possano chiedere sacrifici alle comunità. È chiaro che ciò può avvenire solo in presenza di indicazioni rapidissime”.

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