Coronavirus, 2.036 contagiati e picco di morti: pronte 60 caserme dove ricoverare gli infetti

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Virus, Borrelli: 1.835 malati, 52 morti
I malati di coronavirus in Italia sono
1.835, con un aumento di 258 persone
rispetto a ieri. E’ il nuovo dato for-
nito dal capo della Protezione Civile
Borrelli.

Le persone guarite sono 149 (66 in più
rispetto a ieri) e i decessi 52 (18 in
più di ieri).

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In terapia intensiva c’è il 9% dei ma-
lati e “al momento, con ci sono criti-
cità nei posti di terapia intensiva”,
aggiunge Borrelli.

Sono 1.835 gli ammalati per coronavirus in Italia, con un incremento di 258 persone rispetto a ieri. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile. A questi vanno aggiunti i 149 guariti (66 in più rispetto a ieri) e i 52 morti (18 in più di ieri).

Pronte almeno 80 caserme, per un totale di 6.600 posti letto. Le strutture sono state messe a disposizione su tutto il territorio nazionale dalla Difesa dopo una verifica delle disponibilità da parte del Comando operativo di vertice interforze.

Pareggio di bilancio e tagli alla Sanità – Il sindacato dei medici ospedalieri, Anaao Assomed, ha fatto sapere: “Nei reparti di terapia intensiva e malattie infettive serve un numero maggiore di posti letto, dicono gli operatori sanitari, specialmente nelle zone della Lombardia, del Veneto e dell’Emilia Romagna dove si è diffuso il Covid-19.

E ancora: “Attualmente in tutt’Italia ci sono 5.100 posti letto in terapia intensiva, ma nelle zone colpite i posti non sono sufficienti: bisogna organizzare immediatamente delle tensostrutture fornite dalla Protezione civile da dedicare esclusivamente ai contagiati da Coronavirus”, dice Carlo Palermo, segretario nazionale del maggiore sindacato italiano dei medici ospedalieri Anaao Assomed. Che aggiunge: “Bisogna coinvolgere nell’organizzazione anche le strutture private convenzionate, che potrebbero accogliere i pazienti che soffrono di altre patologie, dagli oncologici, ai cardiologici, liberando posti nei reparti ospedalieri da dedicare ai contagiati. Facendolo per esempio all’Ospedale Sacco di Milano, dove si potrebbero concentrare i malati di Covid-19″.




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