Coronavirus, ammissione choc: “Smettiamo di fare tamponi sennò troviamo troppi infetti”

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Leggete attentamente queste parole, gravissima ammissione:

Sono saliti a 97 in Emilia-Romagna i casi di positività al coronavirus: 63 a Piacenza, 18 a Modena, 10 a Parma, tutti riconducibili al focolaio lombardo, e 6 a Rimini. Nessuno dei nuovi pazienti è in terapia intensiva, dove invece rimangono i tre di ieri (uno all’ospedale di Piacenza e due a Parma). La maggior parte dei pazienti si trova in condizioni non gravi: molti sono asintomatici o presentano sintomi modesti (febbricola e lieve tosse). Lo comunica la Regione Emilia-Romagna nel primo bollettino di giornata sul coronavirus.

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L’aumento dei riscontri positivi (che ieri pomeriggio erano 47), sottolinea la Regione, è “dovuto anche all’elevato numero di tamponi” refertati in regione, ovvero 1.033, “ed effettuati nei giorni scorsi anche su persone asintomatiche spesso contatto di casi positivi, prima che le nuove indicazioni nazionali stabilissero la necessità di fare il test tampone solo in caso di sintomi manifesti”.

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Quindi, siccome i controlli erano troppo efficaci, e rischiavano di trovare troppi infetti, ora smettiamo di farli. Facciamo come in Francia, così Coronavirus può ammazzare anziani in pace.

Più infetti individui, più è possibile bloccare la diffusione. Ma qui sembra diventata una gara di pubbliche relazioni per dimostrare che il virus non c’è. Scellerati e criminali.




2 pensieri su “Coronavirus, ammissione choc: “Smettiamo di fare tamponi sennò troviamo troppi infetti””

  1. Temo che verosimilmente a quanto ventilato in tv non ci siano i tamponi, forse scarseggiano anche guanti e mascherine. Sono scuse pietose per cercare di non farsi ridere dietro. D’altra parte se si ammalano con tanta facilità i medici in ospedale vuol dire che i mezzi di cui sono dotati sono del tutto inefficaci. Come diceva Antani servirebbe una tuta ben diversa. Quelle che usano per l’ebola forse potrebbe proteggerli.

  2. Ovviamente non basta una mascherina per proteggersi. Un conto che un malato si calzi sul naso e sulla bocca con fare civile, responsabile una mascherina chirurgica per evitare di contagiare il Suo prossimo, un conto che un cittadino o un Operatore Sanitario pensi di salvarsi dal contagio con una mascherina, premettendo che anche fosse la migliore dopo poche ore dovrebbe essere gettata via e comunque per Via Aerea se vengo investito sul viso da una quantità industriale di Virus (più piccoli fino a 100 volte un batterio) verrò comunque contagiato, ad esempio tramite gli occhi scoperti. Mi sono specializzato 10 anni fa, alla Sapienza in Difesa da Armi NRCB con una tesi sulle Armi Biologiche. Non basta una sola tuta Hazmat integra se si ha a che fare con un patogeno altamente pericoloso come un Virus di Febbre Emorragica Virale o un Virus SARS. Devi avere un know how adeguato, devi conoscere, devi sapere come vestirti ad hoc, cosa fare e cosa non fare all’interno di un laboratorio BSL-4, cosa fare step dopo step a seguire fino alla svestizione. Sono in molti, poi, a sospettare che la forte apprensione mondiale su questa nuova SARS sia dovuta al sentore che il Virus de quo responsabile della patologia, sia stato geneticamente modificato in Laboratorio (ingegneriazione del Virus), magari non per motivazioni belliche (weaponizzazione del Virus) ma anche soltanto per creare un Vaccino, e sia fuoriuscito per errore. A Wuhan poi esiste dal 2017 effettivamente un Laboratorio riconosciuto dall’OMS, un BSL-4. Tanta gente ha gridato alla così detta “Bufala Web” ma in realtà esiste per davvero, confermato da una fonte mass-mediale altamente prestigiosa:https://www.lescienze.it/news/2017/02/25/news/laboratorio_cinese_patogeni_pericolosi-3435336/

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