Grecia, proteste contro clandestini: polizia carica anziani

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Violenza sulle isole greche di Chios, Samos e Lesbos, dove scontri si sono registrati nella notte tra residenti – contrari alla costruzione di hotspot ‘chiusi’ per i clandestini sulle isole – e la polizia, che intende forzare i blocchi stradali e riaprire i cantieri.

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Invece di caricare i clandestini e riportarli da dove sono venuti, costruiscono veri e propri villaggi per rendere l’occupazione permanente.

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Una massiccia operazione di polizia è iniziata nelle prime ore di ieri con traghetti in arrivo sia a Lesbo che a Chios con oltre 300 poliziotti antisommossa inviati alle isole del Nord Egeo. I poliziotti hanno usato gas lacrimogeni, cannoni ad acqua e bombe fumogene contro i dimostranti. Video sui social media mostrano cariche della polizia anche contro donne anziane. Gruppi di residenti delle varie isole si erano radunati attorno ai siti scelti dal governo, bloccando le strade nel tentativo di impedire alle autorità di trasferire agenti di polizia, bulldozer e container giunti ai porti.

Anche se i locali hanno il sostegno dei governatori regionali del Nord Egeo, che hanno promesso tutta la cooperazione con lo stato centrale, il governo ha ribadito che intende proseguire con i piani per costruire nuove strutture con l’obiettivo di chiudere i campi esistenti, dove le condizioni di vita sono notevolmente peggiorate negli ultimi mesi a causa del sovraffollamento.




Un pensiero su “Grecia, proteste contro clandestini: polizia carica anziani”

  1. Si vero, ho visto il servizio, mi hanno fatto pena i greci che già hanno tante difficoltà economiche in più devono sopportare i soprusi vergognosi da parte della UE. La polizia li picchiava col manganello con una forza inaudita, spero che i negri, che tanto difendono, gli facciano dei bei servizietti. A proposito non parlano di coronavirus in Grecia. Perché?

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