Coronavirus, il governatore lombardo Fontana: “Poco più di un’influenza”

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Sentir dire che il virus è poco più di un’influenza fa rizzare i capelli. C’è un tasso di ospedalizzazione del 20%, inimmaginabile per l’influenza stagionale e il tasso di decessi e’ 20 volte superiore. Continuare a sminuire comincia ad essere un atto criminale.

Se la situazione sfugge di mano, e già in parte è così, diventerebbe una situazione ingestibile. Sarebbe il tracollo del servizio sanitario nazionale. I numeri non lasciano scampo.

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Nel caso peggiore parliamo di milioni di contagiati e a quel punto il tasso di mortalità del 2 per cento salirebbe perché gli ospedali non potrebbero certo curare tutti. Sarebbe una catastrofe. Altro che ‘influenza’.

Fontana, stai esaurendo i bonus dopo la bellissima frase della campagna elettorale e gli ottimi provvedimenti. Ravvediti!




7 pensieri su “Coronavirus, il governatore lombardo Fontana: “Poco più di un’influenza””

  1. Gli africani continuano ad essere sostanzialmente immuni nonostante il via vai di cinesi in Africa. Non solo, essi, ad ogni buon conto, hanno una piramide demografica del tutto sformata alla base, con tantissimi bambini e pochissimi anziani. E comunque non sono gli anziani i probabili candidati all’immigrazione. Quindi o non gli fa niente o sintomi lievi per ventenni e trentenni. Per loro, ammesso che li colpisca, certamente sarà una banale influenza, mentre falcidierà le popolazioni anziane, e chi sono le più anziane? Europee bianche (devo specificare bianche perché in occidente ormai dobbiamo contarvi decine di milioni di neri e arabi, che sono più giovani anche loro della popolazione autoctona, naturalmente) e Giappone, anche la Cina dopo decenni di figli unici non è messa molto bene.

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