L’opposizione aveva chiesto il rinvio del dl Intercettazioni per affrontare l’emergenza coronavirus. Ma la maggioranza abusiva procede e taglia il dibattito. Poi pone la fiducia, questo nonostante il deputato Guido Guidesi non possa partecipare alle sedute, bloccato nella zona rossa del Nord Italia.
Poi chiedono ‘collaborazione’. Questi sono solo dei criminali che hanno ucciso con la loro incompetenza sei italiani e fanno finta di nulla.
Un vero e proprio colpetto di Stato. E anche Vittorio Sgarbi condivide un video di Paolo Becchi, via Twitter, in cui si ribadisce come il ministro Roberto Speranza debba dimettersi per aver gestito con colpevole ritardo il caso Covid-19, dopo averne sminuito i rischi per intere settimane. “In un Paese normale – sottolinea Becchi, e Sgarbi condivide – il ministro avrebbe già rassegnato le dimissioni”.
Siamo in una situazione d’emergenza e il parlamento oggi di cosa si occupa? Qualcuno ha chiesto che il Ministro della Salute riferisca almeno su quello che sta succedendo? No. Oggi il Parlamento vota sul decreto intercettazioni.
— Paolo Becchi (@pbecchi) February 24, 2020
#spaziobecchi In un Paese normale il ministro della Salute avrebbe già rassegnato le dimissioni. https://t.co/LYEoML5Meh @pbecchi @ilgiornale @Libero_official @NicolaPorro @Adnkronos @stampasgarbi
— Vittorio Sgarbi (@VittorioSgarbi) February 24, 2020
“La foga della maggioranza nel procedere a tappe forzate sul decreto Intercettazioni, ponendolo come priorità assoluta, ha una sola spiegazione”. A sostenerlo è Enrico Costa, deputato e responsabile Giustizia di Forza Italia (nonché ex ministro della Giustizia): “Questo decreto è la merce di scambio che il Pd ha ottenuto di fronte al dietrofront sulla prescrizione. Se salta il decreto salta l’accordo”.
Non si possono trascurari i punti liberticidi dell’agenda demoplutogiudaica.