In un interessante articolo, analizzando i dati degli sbarchi e incrociandoli con lo studio pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica The Lancet:
#Lancet: livelli di rischio della diffusione del #coronavirus in #Africa:
Egitto
Algeria
Sudafrica
Nigeria
Sudan
Etiopia
Angola
Ghana
Marocco
Costa d'Avorio
Guinea…https://t.co/unXDMmX3WB pic.twitter.com/JZ4k4eAIzo— Francesca Totolo (@francescatotolo) February 23, 2020
La reporter Francesca Totolo ha calcolato nel 44 per cento la percentuale di clandestini sbarcati in Italia che provengono da Paesi africani ad alto rischio Coronavirus.
Questo dato – scrive la reporter – non comprende gli immigrati provenienti dal Bangladesh (343 dall’inizio dell’anno) che atterrano negli aeroporti dell’Egitto, per poi proseguire attraverso la rotta dei trafficanti verso la Libia:
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Parliamo di Egitto, Algeria, Repubblica del Sudafrica, Marocco, Nigeria, Sudan, Etiopia, Angola, Ghana, Tanzania, Kenya, Costa d’Avorio, Guinea e Gambia. Paesi che hanno inviato in Italia dall’inizio dell’anno oltre 1.000 clandestini. Migliaia se prendiamo in considerazione gli ultimi mesi del 2019.
Nel mondo, secondo l’OMS i tassi più elevati di malattia si registrano nella cosiddetta “cintura della meningite”, area che comprende i Paesi dell’Africa sub sahariana, dal Senegal all’Etiopia. In questi paesi prevalgono i ceppi A, C, W135. Nei Paesi ad alto reddito e a clima temperato il numero di casi di meningite è piuttosto sporadico (aumentano in inverno e primavera) e non sono frequenti i focolai epidemici
Allora dipenderà dal reddito, perché qua a Genova si muore come le mosche di meningite!