Il governatore della regione Lombardia, Attilio Fontana, non va più a mangiare involti primavera nei locali cinesi. Ora ha paura di cosa potrebbe succedere a Milano nel caso in cui l’epidemia del nuovo coronavirus dovesse aggravarsi.
Fontana, a “In mezz’ora”, in onda su Raitre, è stato chiaro: “Per il momento non pensiamo di isolare Milano, sarebbe impensabile. Stiamo pensando a iniziative settoriali e mirate ma non a isolare la città. Nel caso, però, ne dovremmo prendere atto. Questa è una fase che potrebbe scattare quando si dovessero verificare delle condizioni che al momento non ci sono”.
In ogni caso, ha precisato Fontana, “il sistema sanitario lombardo è efficiente, capace di affrontare questa emergenza. Abbiamo a che fare con una comunità di persone serie e consapevoli della situazione che stanno vivendo”.
A una domanda su un’ipotetica fase 2, con un aggravamento della situazione, il governatore ha risposto che “potrebbero essere assunte decisioni più drastiche e rigorose”. Per quanto riguarda invece la risposta al perché dei numerosi contagi in Lombardia, una delle ipotesi citata da Fontana è che due-tre settimane fa “sono finite le feste del capodanno cinese e quindi un notevole numero di cittadini italiani di origini cinesi è tornato”.
‘Italiani di origine cinese’. Governatore della Lega.
“Un’altra cosa strana – ha sottolineato Fontana – è perché nel lodigiano si sia sviluppata con tanta virulenza l’epidemia. Tutti gli episodi della regione hanno a che fare con il lodigiano. Da un punto di vista questo è un vantaggio perché riusciamo a tenere sotto controllo il focolaio”.
“Purtroppo quello che noi ritenevamo essere il paziente zero non è risultato tale. Adesso stiamo indagando in altre due direzioni. Ci sono due persone che sono nella fase iniziale del contagio e che potrebbero essere entrati in contatto con il paziente uno ma non abbiamo ancora certezze”.
Nelle ultime ore le mosse del governatore sono state molteplici: chiudere le scuole, sospendere le lezioni delle università, sospendere i grandi eventi pubblici e in più, ha concluso Fontana, “stiamo cercando di monitorare uno per uno tutte le persone che risultano contagiate. Abbiamo a che fare con una comunità di persone serie e consapevoli”.
Insomma, dopo averci consigliato di frequentare cinesi, ora si scopre – ma lo sapevamo – che la presenza di cinesi ha portato in Italia il virus: e allora, forse, non era il caso di farsi fotografie demenziali.
Continuano a commettere errori gravissimi come permettere di festeggiare il carnevale a Venezia. Un evento che storicamente è l’esplosione della gioia e spensieratezza. Quel penoso spettacolo offerto alle telecamere era di gente spaventata, sguardi sbigottiti che emergevano dal tessuto e molto spesso le mascherine sanitarie avevano preso il posto di quelle spiritose o romantiche che da secoli adornano il viso dei partecipanti.
Vi chiedo…non sarebbe stato meglio saltare per una volta l’evento per forza maggiore?
Stanno sottovalutando la situazione. Che Dio ci protegga e punisca coloro che hanno permesso tutto ciò.