Viminale assegna 50 profughi a sorella arrestato per truffa sull’accoglienza

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Montichiari si candida a diventare un terminale della rete bresciana di accoglienza dei richiedenti asilo. Il Viminale ha assegnato ufficialmente l’appalto di gestione di 50 immigrati all’Agriturismo Madonnina delle Fontanelle che si trova di fronte al santuario mariano.

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La titolare della struttura ricettiva è Paola Scaroni, sorella dell’affarista Angelo attualmente in carcere per una vicenda di corruzione scaturita dall’inchiesta su una truffa allo Stato, proprio nella gestione dei cosiddetti profughi.

La prima udienza si è svolta proprio ieri mattina.

L’assegnazione del ministero degli Interni pubblicata nell’ultima Gazzetta ufficiale è stata ratificata al viceprefetto vicario Patrizia Adorno.

Profughi rendono troppo, imprenditore arrestato fa partecipare a nuovo bando gli “amici”

Il business dell’accoglienza è troppo ghiotto per smetterlo solo perché si è arrestati. Così Angelo Scaroni, imprenditore di Montichiari arrestato con l’accusa di truffa nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione dei richiedenti asilo, non si è presentato al nuovo bando della Prefettura per l’accoglienza profughi: ha lasciato che lo facessero tre persone a lui molto vicine.

Che hanno fatto domanda per gestire una cinquantina di migranti, fondando con una tempistica ricca di coincidenze la nuova «Futura – Società Cooperativa Sociale», che ha sede proprio dove si trovano gli uffici della Agri Scar, società di Scaroni finita sotto inchiesta.

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Un bel business che, calcolatrice alla mano, fruttava all’imprenditore circa 2,5 milioni di euro all’anno, ma, dopo l’arresto e i domiciliari, il know-how acquisito è andato in fumo: la Prefettura, visto l’andazzo, ha infatti nominato un commissario per amministrare temporaneamente la Agri Scar. Dario Brambilla, commercialista e revisore contabile, resterà in carica fino al 31 marzo, data in cui si sapranno i risultati del nuovo bando con le aziende vincitrici e la relativa quota di richiedenti asilo da gestire. Tra queste potrebbe esserci Futura, società registrata alla Camera di Commercio il 27 settembre del 2017, termine ultimo per presentarsi al nuovo bando della Prefettura.

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Altra «coincidenza»: l’attività della Futura è iniziata solo il 4 dicembre 2017, giorno in cui è stato nominato il commissario temporaneo della Agri Scar.L’amministratore delegato e il suo vice sono rispettivamente Sarr Alioune Badara Penda, cittadino senegalese, legato a Scaroni per motivi di lavoro, e Antonio Stefano Chiari, fidato ragioniere. Il ruolo di consigliere spetta invece a Loredana Catalano, donna vicina all’imprenditore monteclarense. Attività prevalente dell’impresa? «Servizi di accoglienza finalizzati all’accoglienza dei migranti». Impossibile sapere come sarà posizionata nella graduatoria finale la nuova Coop, ma è certo che Futura abbia regolarmente presentato domanda e non sussistano vincoli di parentela con l’imprenditore finito nei guai.

Ora è passato alla sorella.

Ma ad essere criminale è il business dell’accoglienza in quanto tale. Che ha arricchito la peggiore componente della società italiana: dalle coop al Vaticano, passando da imprenditori senza scrupoli fino ad arrivare alle mafie.