Sala impone ai dipendenti comunali corsi per imparare a dire “sindaca”

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Beppe Sala ha ingaggiato la professoressa Cecilia Robustelli, ‘esperta’ del tema e docente di Linguistica all’Università di Modena e Reggio Emilia.

La prima lezione (da due ore) si è tenuta lo scorso 12 febbraio sull’utilizzo di “stili comunicativi appropriati e rispettosi delle specificità di genere”. Il corso, con tanto di materiale didattico e informativo, spingerà gli alunni a usare termini come “sindaca”, “assessora” e “ministra”. Ma quanto costano questi insegnamenti? Di sicuro non sono gratis, anzi. La spesa complessiva ammonta a 1.085 euro.

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Non è la prima volta che il Comune di Sala organizza iniziative di questo tipo. Ad agosto aveva tracciato le linee guida “per l’adozione della parità di genere nei testi amministrativi e nella comunicazione istituzionale”. Usare quindi non solo i più comuni “direttore” e “direttrice”, ma anche le parole che a primo impatto possono sembrare un po’ strane come “revisora”, “assessora” e “sindaca”. “Non ci si rende conto quanta violenza ci sia nel voler declinare al maschile ruoli e funzioni svolti da donne e per cui la grammatica non ha dubbi”, aveva spiegato la scorsa estate l’assessorA comunale alle Politiche per il lavoro Cristina Tajani.

“È solo l’inizio di un percorso che si strutturerà all’interno della formazione per tutti i nuovi dipendenti e che vedrà ulteriori sessioni di approfondimento – ha spiegato ora Cristina Tajani in merito al corso tenuto dalla docente Robustelli -. È da tempo che, sia all’interno dell’ente sia verso la città lavoriamo per erodere quelle discriminazioni tra i generi che sono la base di ogni pensiero e pratica escludente”.




Un pensiero su “Sala impone ai dipendenti comunali corsi per imparare a dire “sindaca””

  1. Da ricovero!!Siamo oltre la psicosi e intanto si foraggiano interessi…
    Pazzesco come saltino fuori soldi per le stronzate più assurde ma non ci sia un cazzo dove servono!

I commenti sono chiusi.