Rackete libera, Salvini contro Cassazione: “Libertà di speronamento”

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Matteo Salvini è incredulo per le motivazioni della Cassazione che di fatto danno a Carola Rackete licenza di speronare navi militari italiane: “Non ha commesso reato perché al comando della nave c’era un maresciallo della Finanza e non un comandante”.

Rackete, Cassazione: suo dovere sbarcare in Italia, è sentenza eversiva

“Quindi la Cassazione giustifica lo speronamento, voglio leggere le motivazioni. Quelli rischiavano di essere schiacciati come vermi, incredibile”.

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“Se è vero quello che leggo – commenta ancora Salvini – ovvero che si può speronare una nave della Finanza con a bordo cinque militari, è un principio pericolosissimo per l’Italia e gli italiani. Un conto è soccorrere dei naufraghi in mare, un conto è giustificare un atto di guerra. Se in Germania speronassi una nave militare tedesca, penso che giustamente finirei in galera”.

“Mi leggerò la sentenza, potrebbe essere un precedente pericoloso perché da domani chiunque si sentirebbe titolato a fare quello che non va fatto”.

La capitana tedesca intato, nelle scorse ore è tornata a farsi sentire su Twitter una dichiarazione rivolta alla Commissione Europea, in cui viene chiesto di avviare al più presto un piano di ricollocamenti urgente per i migranti presenti in Libia.

“Cara commissione europea – scrive Carola Rackete sul proprio profilo social, rilanciando un post dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati – anche l’Oim chiede di non sbarcare nessuno salvato in mare in Libia dal momento che il porto è stato recentemente bombardato. È tempo di provvedere a un piano di ricollocazione urgente e risolvere questo pasticcio in cui sei complice finanziando la cosiddetta guardia costiera”.