Gregoretti, parla Salvini: “Io non scappo, ho fatto il mio dovere” – VIDEO

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Prima di rientrare al Senato per un suo discorso conclusivo, Salvini si è fermato a parlare con i cronisti. “Quando ci sarà il processo lo affronterò con orgoglio. A differenza di altri, io non scappo”, ha affermato per poi attaccare i suoi i giallorossi: “Ho scelto io contro il mio quieto vivere di andare davanti a un tribunale. Mi spiace che qualcuno a sinistra cerchi ancora in Italia e nel resto del mondo di eliminare gli avversari politici. Siamo antropologicamente e culturalmente diversi: io mai nella vita chiederò che siano i giudici a giudicare Conte Zingaretti e Di Maio. Il giudizio che conta è quello del popolo”.

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L’ex ministro dell’Interno si dice tranquillo e non teme l’esito del voto. “Confido nel fatto che la magistratura sia sana, libera e indipendente. Se devo essere processato, lo farò a testa alta. Andrò a processo e racconterò quello che ho fatto come mio motivo d’orgoglio. Attendo sereno il giudizio prima del Tribunale, poi del popolo italiano quando si voterà”.

Intanto, fuori dal Palazzo, l’hashtag #iostoconSalvini è diventato trending topic su Twitter Italia. Mentre in Senato è in corso l’esame sulla richiesta di autorizzazione a procedere presentata dal Tribunale dei ministri nei suoi confronti, sui social i sostenitori dell’ex ministro dell’Interno si mobilitano. “Grazie a chi sta twittando, addirittura primo nelle tendenze italiane. Sento forte il vostro affetto”, ha ringraziato il leader della Lega. Seconda tendenza #Gregoretti.

“Grazie”. Matteo Salvini, a poche ore dal voto in Senato sulla Gregoretti che potrebbe mandarlo a processo (rischia 12 anni di carcere per sequestro di persona) incassa il primo successo “elettorale”. Su Twitter l’hashtag #iostoconSalvini, lanciato martedì sera da dirigenti, militanti e sostenitori della Lega per dire no al processo contro l’ex ministro degli Interni è diventato primo nelle tendenze italiane.

Un dato tecnico che diventa velocemente politico: “Sento forte il vostro affetto”, è il messaggio del Capitano. Di fatto, un messaggio forte e chiaro dagli elettori al Parlamento e un avviso a chi tenta, ancora una volta, di strumentalizzare a livello giudiziario una vicenda di governo a fine politico: far fuori un avversario nell’esercizio delle sue funzioni di ministro.