E’ il genocidio degli italiani: meno nascite e più immigrati

Vox
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L’Istat avverte sul calo demografico dovuto alle poche nascite. Su 100 residenti che muoiono ne nascono 67. Dieci anni fa erano 97.

Continua a diminuire la popolazione residente, 60mln 317mila al 1°gennaio 2020. E questo non sarebbe un male, vista la sovrappopolazione del territorio italiano: lo è, perché noi diminuiamo e ‘loro’ aumentano.

Ai minimi dal 1918il bilancio nascite-decessi (-212mila), purtroppo compensato dal saldo migratorio con l’estero (+143mila).

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Gli stranieri residenti sono oltre cinque milioni: 5mln 382mila, +2,3%. Sud e Centro calano (-6,3 e -2, 2per mille). Il Nord segna +1,4per mille. E poi c’è il quasi milione che ha rubato la nostra cittadinanza e che ora viene considerato ‘italiano’.

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Costante a 1,29 il livello di fecondità
femminile; età media al parto 32,1 anni
Si allunga di un mese la speranza di
vita: 83,5 anni le donne, 81 gli uomini.

Le nuove Foibe. Perché ci sono due modi di eliminare un popolo: sterminandolo o attraverso l’immigrazione durante una fase di calo demografico. In questo sono impegnati i nostri governi eterodiretti da poteri non democratici.

Da questo genocidio non ci proteggono nemmeno i partiti sovranisti, che credono sia un problema di sbarchi: questi arrivano con i ricongiungimenti familiari. E nemmeno la metà lavora, tra l’altro.




Un pensiero su “E’ il genocidio degli italiani: meno nascite e più immigrati”

  1. “Da questo genocidio non ci proteggono nemmeno i partiti sovranisti…”: certo, sostengono l’immigrazione regolare, tesserano e candidano allogeni afroislamici per far vedere che non sono “rassisti”, non si preoccupano della quantità, é ovvio che del genocidio sono complici.

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