Immigrati scatenati, Carabinieri pestati da nord a sud

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Immigrati scatenati contro i carabinieri, quasi impossibilitati a difendersi come vorrebbero e dovrebbero.

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La prima aggressione a Venosa, un Comune di 11mila abitanti in provincia di Potenza. Dove un 28 anni del Burkina Faso che stava disturbando alcuni clienti di un supermercato, alla vista dei militari, ha prima iniziato a minacciarli, poi li ha aggrediti a calci e pugni.

“L’episodio mette in evidenza l’importanza del numero di pronto intervento 112 e della presenza dei numerosi presidi territoriali del comando provinciale dei carabinieri di Potenza a cui ci si può rivolgere in caso di emergenza” scrivono i carabinieri di Potenza in una nota stampa inviata ai giornalisti. Situazioni come questa di Venosa, concludono i militari dell’Arma, sono “potenzialmente pericolose per gli stessi cittadini”.

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Sempre ieri, a Soresina, Comune in provincia di Cremona, due immigrati sono stati fermati per aver aggredito i carabinieri. Si tratta di una donna di 37 anni, marocchina, e un 24enne egiziano. I due hanno prima rubato alcuni liquori in un supermercato e poi hanno aggredito con spintoni e calci i militari intervenuti.

Dopo la convalida del fermo, all’egiziano sono stati inflitti inizialmente otto mesi di reclusione mentre alla donna del Marocco, erano stati assegnati dodici mesi di reclusione. La pena, però, è stata sospesa per entrambi. L’unica restrizione è per la 37enne che ora ha l’obbligo di dimora a Soresina. Che culo, per gli abitanti di Soresina.




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