Lamorgese rifornisce gli sfruttatori di schiavi: permessi a migliaia clandestini nelle baraccopoli

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Lamorgese è di fatto una negriera. Importa i ‘negri’ dall’Africa appaltando il traghettamento alle Ong che ha incontrato al Viminale, aumenta la paghetta alle Coop che li sollazzano e ora rinnova i permessi di soggiorno a immigrati che sono di fatto clandestini perché lavorano a basso costo nei campi dei latifondisti:

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“Il nuovo progetto Mediterranean Hope avviato nella zona di Rosarno (Rc), assieme a una rete associativa e sindacale, segna un punto importante. Nei giorni scorsi, infatti, la prefettura di Reggio Calabria ha finalmente fatto chiarezza sulle modalità di rinnovo dei documenti di molti braccianti che vivono e lavorano nella piana di Gioia Tauro. Una nuova circolare supera la prassi che, per il rinnovo dei permessi di protezione internazionale, sussidiaria e per richiedenti asilo, richiedeva il certificato di residenza: documento impossibile da esibire per molti rifugiati impegnati nel lavoro agricolo stagionale, che vivono in campi ‘informali’”. Lo dichiara Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia. “La circolare, inoltre, invita i Comuni interessati dalla presenza dei braccianti stagionali a provvedere alla loro iscrizione nel registro dei ‘senza fissa dimora’”. “Quella per i permessi di soggiorno dei lavoratori agricoli stagionali titolari di protezione è stata una nostra battaglia sin da quando, sei mesi fa, abbiamo deciso di operare anche in Calabria – continua Naso – e oggi raccogliamo i frutti di una mobilitazione che ha coinvolto anche sindacati e associazioni di base”.

Insomma, permessi di soggiorno a chi sta in baraccopoli.

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E’ questa l’economia che volete? Quella di migliaia di poveracci che lavorano per due euro e non possono pagarsi una casa? In questo modo espellono gli italiani dalle campagne, come gli schiavi fecero al tempo di Roma, impedendo anche quel salto tecnologico avvenuto altro nel mondo, dove la raccolta è quasi completamente meccanizzata e ora robotizzata. Colpendo anche la possibilità di lavoro per i nostri giovani ingegneri.

Ma loro preferiscono gli schiavi. Negrieri che fanno i buonisti.

E credete che questi vi pagheranno le pensioni? Raccogliendo pomodori per due euro al giorno? Questi nemmeno le proprie si pagano. E finiranno per pesare sul nostro welfare appena invecchieranno.