Bandierina Ue immancabile.
I medici della Cecchignola “stanno
tracciando tutti i contatti” che l’ita-
liano ora ricoverato allo Spallanzani
ha avuto prima di sviluppare i sintomi
del coronavirus. Lo ha detto in confe-
renza stampa il direttore scientifico
dello Spallanzani, Ippolito.Alla luce del caso, alla Cecchignola
riparte la quarantena. I bambini del
gruppo di Wuhan rientreranno a scuola
trascorsi i 14 giorni.Poi:lo Spallanza-
ni proporrà all’Oms di dimettere i con-
tagiati dopo le cure e dopo 2 tamponi
negativi alla presenza del coronavirus.
Intanto i cinesi arrivati da zone infette con scali in altri Paesi, sono a scuola da giorni. E’ un governo di incapaci, oltre che di abusivi.
Il primo contagiato italiano da coronavirus è un ricercatore emiliano di 29 anni che era stato un giorno solo a Wuhan. In un giorno solo ha preso il virus.
Il giovane era stato rimpatriato dall’Esercito insieme agli altri connazionali che si trovavano a Wuhan ed era stato messo come tutti in isolamento nella città militare della Cecchignola. Ora si trova all’ospedale Spallanzani: il test è positivo. Ha la febbre, non alta, e un problema agli occhi, l'”iperemia congiuntivale” proprio come la donna cinese ricoverata insieme al marito sempre allo Spallanzani.
Il ricercatore nella mattinata di ieri 6 febbraio non mostrava particolari sintomi del contagio. Ma a pranzo non ha ritirato il pasto. Per gli altri italiani in quarantena è stato uno choc e ora non si esclude, un po’ in ritardo, l’isolamento per tutti quelli che hanno partecipato all’operazione di rimpatrio dalla Cina.
Ridicolo mettere in quarantena i 56 e non chi li ha prelevati. E’ da dilettanti e sprovveduti. Come lo è che continuino ad arrivare cinesi che fanno scalo aereo in Paesi terzi. E che i loro figli vadano subito a scuola.
Se non fosse una tragedia colossale potenziale si potrebbe ricavarne un discreto film comico. “28 porzioni di zuppa di pipistrello più tardi”.