Coronavirus, Governo vara stretta sull’informazione social: stile cinese

Vox
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Quindi, dopo avere detto che gli asintomatici non trasmettevano il virus, dopo avere fatto entrare in Italia cinesi infetti perché non ci sono stati controlli fino a quando era già troppo tardi, ora ‘loro’ dovrebbero dare le informazioni corrette.

Informazioni ‘cinesi’.

E poi, quando qualcuno denuncerà che state mentendo, cosa farete, lo farete morire come il povero medico eroe cinese?

Virus, Speranza:accordo informazione Fb
Dopo quello con Twitter, accordo anche
con Facebook sulla corretta informazio-
ne sui social riguardo al coronavirus.
Da oggi ogni ricerca sul virus suggeri-
rà di visitare il sito del ministero
della Salute.

Lo annuncia il ministro Speranza, sot-
tolineando che “la corretta informazio-
ne è parte della prevenzione”.

Vox

Non esiste un’informazione corretta. Ma solo un’informazione libera. I fatti cinesi lo hanno dimostrato.

E il fatto che vi prepariate a censurare significa che la situazione è molto più grave di quanto non diciate.

Intanto in Cina chi rivela la verità viene fatto sparire:

Citizen Journalists Covering Outbreak Go Missing…

All suspected patients sent to quarantine camps…

Farà così anche Speranza?




3 pensieri su “Coronavirus, Governo vara stretta sull’informazione social: stile cinese”

  1. A sua Eccellenza il ministro della sanità Bob Hope: riservata personale

    Ma lo sai che se il tasso di contagio è quello della nave e il tasso di mortalià è quello del partito comunista cinese ti ritrovi con un milione di ammalati e ventimila morti in un battito di chiappe? E forse con gli ammalati ci stiamo, perchè la nave è un perfetto campione statistico indipendente, ma magari i morti sarebbero di più perchè i cinesi non sono noti per essere le persone più trasparenti del mondo.

    1. E dalla nave, oltre ad averli ristretti nelle cabine, gli ammalati li scaricano. In città li scarichi dopo, al cimitero. Quindi potrebbe andare anche più veloce che sulla nave.

  2. Mi spiace per il giovane ma purtroppo lui sarà la ‘cavia’ in cui vedremo gli effetti di questo virus su un occidentale. Ed eventualmente la rispondenza agli antiretrovirali, che sono essenzialmente quelli antihiv e forse antiepatite, non c’è molto altro in circolazione a parte il frutto di 30 anni di investimenti colossali nella lotta all’aids. Un giovane che, se non ha patologie, ha il massimo delle difese immunitarie auspicabili, e come occidentale dovrebbe essere quindi meno soggetto alla virulenza del germe, se è vero quanto si è detto del famigerato gene ACE che colpirebbe gli asiatici di preferenza. Ma sinceramente, ci ho sempre creduto molto poco a questa teoria.

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