Stretta greca sulle Ong dei clandestini: “Sono sanguisughe”

Vox
Condividi!

Il governo greco ha respinto la richiesta per l’introduzione di uno stato di emergenza sulle isole dell’Egeo lanciata dal governatore della regione, Kostas Moutzouris, ma ha introdotto misure per controllare le organizzazioni non governative che facilitano la permanenza dei clandestini nei campi, con un decreto approvato ieri in Parlamento.

VERIFICA LA NOTIZIA

In programma anche la trasformazione degli hotspot esistenti in centri chiusi con al massimo 5-10mila posti (sono 22mila i migranti già negli hotspot della regione e altri sono in arrivo, denuncia Moutzouris). Le proteste dei migranti del campo di Moria sono proseguite anche ieri a Mitilene, la capitale di Lesbo. «Temono di essere deportati in Turchia, con l’inasprimento delle leggi e l’aumento delle domande di asilo respinte», ha spiegato il direttore del centro per i richiedenti asilo di Lesbo, Marios Kaleas.

Vox

Il provvedimento varato ieri prevede che tutte le associazioni si registrino immediatamente e forniscano l’elenco completo di dipendenti e collaboratori. «Spuntano come funghi dopo la pioggia. Alcune si comportano proprio come sanguisughe», ha dichiarato il vice ministro dell’immigrazione, Giorgos Koumootsakos, accusando alcune delle organizzazioni di abusare della crisi per acquisire finanziamenti europei e accusandone altre di aver incitato le proteste dei profughi. Situazione simile a quella dell’Italia, solo che da noi le Ong sono vezzeggiate e protette da governo giallorosso e magistratura.