Governo la lascia entrare: cinese si mette in quarantena da sola

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La scelta di E. Wu, titolare di un negozio ad Arzachena: dopo essere atterrata “ha affittato un appartamento per 15 giorni vicino all’aeroporto per precauzione. Tutti i controlli, sinora, sono stati negativi”

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La scelta di Elena Wu, titolare di un negozio ad Arzachena: dopo essere atterrata “ha affittato un appartamento per 15…

Posted by Casteddu Online – Cagliari Online on Monday, February 3, 2020

È stata in Cina per festeggiare “insieme ai suoi parenti” il Capodanno cinese, e lo scorso trenta gennaio ha fatto ritorno in Sardegna. Elena Wu, cinquantenne titolare di un negozio ad Arzachena, non è però rientrata nel nord Sardegna, ma ha preferito alloggiare, per quindici giorni, in un appartamento preso in affitto proprio vicino all’aeroporto. Tutti i controlli hanno dato esito negativo: niente sintomi di Coronavirus. Ma lei ha comunque deciso di mettersi “in quarantena” da sola.




Un pensiero su “Governo la lascia entrare: cinese si mette in quarantena da sola”

  1. Come avrete notato da qualche giorno mi sono concentrato sulla nuova pop-star mondiale Corona-chan. Sapete che ho una fantasia molto fervida e una grande passione per la lettura. Credo di aver incamerato un numero sufficiente di fonti e dati per inventare una “storiellina” – la storiellina sarà corredata dalle fonti che ho reperito in modo che ognuno possa formare la propria opinione.

    Nel 2012 un signore Arabo si sente male: ha tosse, catarro, febbre alta e respiro corto. Si presenta in ospedale a Jeddah e i suoi campioni biologici vengono analizzati da tale Dottor Zaki, egiziano, che non ha mai visto una cosa simile. Zaki a questo punto alza il telefono e chiama il suo amico Ron Fouchier che lavora all’Erasmus Medical Center di Rotterdam e gli spedisce i campioni.

    https://www.semanticscholar.org/paper/Isolation-of-a-novel-coronavirus-from-a-man-with-in-Zaki-Boheemen/e5518b010208803422245fc8ebeeb22ff0fc2c27

    Nel 2013 il dottor Frank Plummer del laboratorio canadese di Winnipeg ottiene dei campioni del virus dall’EMC per studiarli e mettere a punto dei test diagnostici ma soprattutto cercare di capire quali altri animali possono essere infettati dallo stesso tipo di virus.

    https://www.theglobeandmail.com/life/health-and-fitness/health/canadas-national-lab-has-sample-of-new-sars-like-virus-planning-studies/article11960170/

    La ricerca viene effettuata congiuntamente anche dal Canadian Food Inspection Agency lab e soprattutto dal National Center Animal Diseases che ha sede nello stesso comprensorio del National Microbiology Lab. Quest’ultimo è stato il primo laboratorio al mondo a isolare e sequenziare la SARS.

    E qui facciamo un balzo in avanti di qualche anno, siamo al 2019. Ne abbiamo letto sui giornali anche dalle nostre parti, anche se in maniera del tutto sconclusionata e soltanto qualche mese dopo. A marzo scorso, senza motivo apparente e senza che nessuno se ne accorga per qualche mese, dal NML vengono spediti in Cina diversi campioni di virus fra cui il nostro coronavirus di Jeddah, Ebola-chan ma soprattutto dei campioni di Nipah. Mai sentito, eh? Beh, si tratta di un virus che prende il nome dal villaggio malese dove è stato individuato al prima volta nel 1998 – Sungai Nipah. 700 casi umani, mortalità fra il 50 ed il 75%; colpisce anche pipistrelli e maiali (che infatti, come potrete facilmente scoprire da google in Malesia sono stati quasi tutti sterminati nel 1999 per evitare guai peggiori). I sintomi possono essere nessuno, tosse, mal di testa, confusione fino a che non sopravviene una infiammazione cerebrale tale che si muore malamente. Come prevenzione, visto che non esiste nè vaccino nè cura, si consiglia di non farsi mordere dai pipistrelli, di stare lontano dai porci malati e di non bere spremuta di datteri non pastorizzata. Una cura però forse ci sarebbe: Ribavirina, la stessa cosa che si dice che funzioni per Corona-chan.
    Ma torniamo a noi: ormai è luglio e improvvisamente succede questo:

    https://youtu.be/g7fWLs6pl78

    Vi presento la dottoressa Xiangguo Qiu. Una vera cervellona, nata a Tianjin, laureata all’università medica di Hebei nel 1985. Nel 1996 arriva in Canada per un dottorato e da lì la sua carriera decolla. Si occupa di molte cose, nessuna relativa ad agenti patogeni. Improvvisamente nel 2006 arriva al NML. Delle tante vi dirò solo che ha partecipato allo sviluppo di ZMapp, semplificando la cura per Ebola. E gli altri virus che studiava? Esatto: i coronavirus, nipah, hendra, machupo, junin, febbre della rift valley, febbre emorragica Crimea-Congo….
    Qui veniamo a sapere che indagano su di lei, sul marito (il batteriologo Keding Cheng, NML anche lui) e su tutti gli altri cinesini che negli anni avevano infiltrato.
    I Canadesi si svegliano e fanno una lista che la Qiu aveva spedito in Cina fra il 2006 e il 2018. Tra l’altro, la Qiu nel 2018 aveva anche collaborato con il dipartimento della difesa degli Stati Uniti ad un progetto su Ebola e Marburg di cui magari parleremo un’altra volta.

    Ma i Cinesi hanno un programma di armi biologiche? Pare di sì. Lo dico io? Ma no! Lo dicono gli ebrei!!!!!

    https://m.washingtontimes.com/news/2020/jan/24/virus-hit-wuhan-has-two-laboratories-linked-chines/

    E la Qiu ha visitato il laboratorio di Wuhan almeno 4 volte solo nell’anno accademico 17/18.

    Concludendo, penso che si tratti di un ibrido SARS/Nipah e che tutti quelli che contano ne siano a conoscenza e siano discretamente spaventati.

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