Emilia Romagna: è l’ultima occasione, votate Borgonzoni

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E’ l’ultima occasione di evitare la catastrofe. Per mesi, anni, abbiamo atteso il 4 marzo. Terrorizzati che non arrivasse in tempo, ad evitare che una maggioranza abusiva utilizzasse il voto di alcune prostitute politiche per approvare lo ius soli. Per anni abbiamo guardato sconcertati orde di clandestini sbarcare sulla nostra terra, a migliaia al giorno. Ne abbiamo contati quasi un milione da quando governa il PD.

Poi abbiamo votato. E vinto. Ma il regime è tornato. Con un colpo di palazzo, il Pd, per la quarta volta in sei anni, è di nuovo tornato al governo in modo abusivo. Per portare a termine il piano di disarticolazione etnica e sociale dell’Italia.

Ora ci siamo ancora. Non tutti gli italiani, ma solo quelli residenti in Emilia Romagna, avranno l’occasione di votare, di riprendersi, anche per tutti gli altri italiani che non possono votare, ciò che è nostro di diritto. E di difenderlo. Noi che per l’Italia daremmo la vita.

Se abitate in Emilia Romagna, dovete andare tutti a votare. Deve essere evitato sopra ogni altra cosa che il governo abusivo possa sopravvivere: basta una spallata, e finirà l’agonia.

Ci sono due navi Ong cariche con centinaia di clandestini. In attesa solo della fine del voto in Emilia Romagna. Un assaggio di cosa accadrà se questo governo illegittimo dovesse ricevere dal voto emiliano romagnolo non certo una legittimità democratica che non può avere, ma comunque la scusa di andare avanti e prolungare l’agonia.

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Per dare la spallata, c’è un’unica opzione possibile: votare Lega. Votare Borgonzoni. Non ci sono alternative. E’ l’unico voto che conta. Sì, l’ideale sarebbe stata una grande alleanza sovranista di tutte le forze populiste: dalla Lega a CasaPound. Non è stato possibile. E se non vogliamo che Pd e M5s continuino a foraggiare fancazzisti in hotel per altri tre anni, non ci resta che votare Borgonzoni. Perché l’onda elettorale travolga Conte e i suoi ministri abusivi.

Non è la scelta perfetta. E’ l’unica scelta possibile. Una non vittoria in Emilia Romagna potrebbe essere la catastrofe. Potrebbe essere lo ius soli. E la fine della Patria.

In Emilia Romagna – si vota anche in Calabria ma lì il risultato non è in discussione – non è un’elezione regionale qualunque. Siamo davanti ad un baratro che dà sull’avvenire.

O iniziamo a riprenderci l’Italia questa volta, o non ce la riprenderemo più: perché non esisterà più. E’ l’ultima occasione. E l’ultima occasione si chiama Salvini.

Poi verrà il tempo – e come se verrà – di un governo rivoluzionario che ridarà all’Italia la sovranità perduta. Ma quel tempo non è ancora. Tutti al voto, cazzo.