Virus Cina: 4 città in quarantena, l’unica speranza è chiudere le frontiere

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Le abitudini sanitarie e culinarie cinesi incontrano la Globalizzazione e il Virus si diffonde a macchia d’olio. Auguri ai frequentatori di ristoranti cinesi in Italia, che dovrebbero passare tutti per un TSO.

Quattro città, con decine di milioni di abitanti sono in quarantena, isolate dal resto della Cina. Il virus, trasmesso dai pipistrelli ai serpenti e poi all’uomo, può mutare ancora, si sta diffondendo. La città di Wuhan, 11,5 milioni di abitanti, resta la “zona chiave di controllo epidemico” ed è lì che si deve intervenire per debellare l’epidemia. Così dice Pechino, che di fatto ha deciso di chiudere la seconda città, Huanggang e altre due. Intanto sono stati bloccati tutti i trasporti e i residenti non potranno partire se non per “ragioni particolari”. Previsti posti di blocco per controllare automobili e camion e impedire il movimento di animali (che sono stati la prima fonte del virus, nel mercato del pesce di Wuhan a fine dicembre). E lo stesso è stato deciso per Huanggang, pochi chilometri più a sud est, 7 milioni di abitanti.

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Curioso che quando un virus si diffonde si proceda alla chiusura delle frontiere anche interne per bloccarlo. Quindi le frontiere sono una barriera alla diffusione del ‘male’. Solo che in genere essendo un male solo per i cittadini comuni e non per l’élite, le si tengono aperte: ma i virus non fanno differenze di classe.

E la città di Pechino e Macao hanno cancellato tutte le festività legate al capodanno cinese. A Macao è stato accertato un secondo caso di coronavirus, un uomo di 66 anni arrivato mercoledì dalla città di Wuhan. La regione semi-autonoma di Macao, l’unica area in tutta la Cina in cui è consentito il gioco d’azzardo, attira ogni anno milioni di turisti dalla Cina continentale.

I medici di famiglia, specie quelli delle grandi città italiane dove si trovano gli aeroporti internazionali, si attrezzano per affrontare l’eventualità che il Coronavirus (VIDEO) varchi le frontiere. Informazioni sulla situazione, descrizione dei sintomi e percorsi epidemiologici indicati dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute vengono trasferiti ai medici di base dalla Federazione nazionale dei medici di famiglia (Fimmg). Un alert è già stato inviato ai camici bianchi territoriali a Milano e a Roma.




Un pensiero su “Virus Cina: 4 città in quarantena, l’unica speranza è chiudere le frontiere”

  1. La zoonosi di questo virus è come minimo “fantasiosa”. A Wuhan i Cinesi hanno anche un bel laboratorio dove maneggiano queste cose. Le possibilità su come questa cosa sia andata in giro sono molte, tutte meno fantasiose dei pipistrelli della frutta che lo attaccano ai serpenti.

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