Prodi sta con lo spacciatore tunisino: “Metodi stalinisti citofonare”

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Romano Prodi attacca Matteo Salvini per aver citofonato a casa di un presunto spacciatore a Bologna. Seduto sul divano blu di casa sua, il Professore, intervistato da Il Giorno, dice: “Ecco, questa vicenda ha colpito me e tutta l’opinione pubblica straniera. Salvini ha usato l’informatore di condominio come si faceva in Unione sovietica, quando la vicina di casa spiava l’anticomunista. E la riflessione ulteriore è: se uno così diventasse presidente del Consiglio, visto che ha detto che vuole i poteri assoluti, dove arriverebbe?”.

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Si spera ai rastrellamenti di clandestini e spacciatori.

La replica di Salvini:




2 pensieri su “Prodi sta con lo spacciatore tunisino: “Metodi stalinisti citofonare””

  1. Stalin è una figura storica che va rivalutata alla luce di alcuni aspetti selettivi delle sue famose purghe.

  2. Non credo che i kompagni all’epoca di Stalin citofonassero x avvisare!!!Se Salvini citofona é reato, se le loro milizie sociali aggrediscono e spaccano tutto é legale.

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