Salvini citofona a spacciatore tunisino: vescovi protestano

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Il segretario generale della Cei, la boy band dei vescovi italiani, tal Stefano Russola, ha definito “non particolarmente felice” il gesto del leader leghista, Matteo Salvini, che a Bologna aveva suonato al citofono dell’abitazione di un giovane tunisino chiedendogli se fosse uno spacciatore. Russo ha auspicato che ci si richiami “al Presidente Mattarella e a quanto ha detto nel messaggio di fine anno sulla cultura della responsabilità”, perché “non possiamo vivere in costante campagna elettorale”.

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“Il ragazzo dice di non essere uno spacciatore? Difficile trovare un rapinatore che confessi di essere un rapinatore. I residenti del quartieri non hanno dubbi, hanno certezze”. Matteo Salvini, a ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus, torna cosi’ sulla ‘citofanata’ al Pilastro di Bologna e ribadisce che “per me che sono stato a San Patrignano a parlare con ragazzine di 15 anni che si facevano di eroina, gridare che la lotta alla droga debba essere un obiettivo primario della politica è mio dovere. Che poi uno spacciatore sia tunisino, italiano o finlandese – aggiunge riferendosi alle proteste ufficiali arrivati dalla Tunisia – non è importante”.

Capiamo il senso, ma in realtà è importante, perché gli spacciatori sono quasi tutti immigrati. E sempre di più sono figli di immigrati arrivati con i ricongiungimenti familiari.

“Se c’è una mamma coraggio che ha perso un figlio per droga che ti chiama e ti chiede di dargli una mano a segnalare lo spaccio, io ci sono sempre. Poi Polizia e Carabinieri faranno il loro lavoro. Però – rivendica il leader della Lega – era giusto squarciare il silenzio che purtroppo c’è in tanti quartieri italiani”.

Questi vescovi difendono solo il degrado. Vogliono tanti figli di immigrati in Italia per un motivo piuttosto facile da intuire. I figli degli italiani ormai sanno.

Il tunisino prima ha confessato:

Tunisino citofono confessa: “Spacciavo e sono pieno di precedenti ma denuncio” – VIDEO

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Poi è arrivato l’avvocato delle sardine e ha ritrattato:

Salvini, tunisino cambia versione: “tiro solo petardi”, difeso da avv. sardine – VIDEO

Intanto la signora che ha denunciato:

Ha denunciato spacciatore tunisino: auto distrutta, minacce e offese al figlio morto




2 pensieri su “Salvini citofona a spacciatore tunisino: vescovi protestano”

  1. A noi piace un capo che affronta il pericolo di petto, in prima persona, preferiremmo che lo facesse senza scorta e non a favore di telecamere. Come un Luca Traini qualsiasi.

    Luca libero!

I commenti sono chiusi.