Anche assessore Bonaccini contro Mihajlovic: “Non lo avrebbero curato”

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“E pensare che, se dessimo retta a chi dice ‘negli ospedali dell’Emilia-Romagna va data la precedenza prima agli emiliano-romagnoli…poi agli italiani…poi agli altri’, un serbo, non residente in Emilia-Romagna, non potrebbe curarsi”. È questo il commento, pubblicato su Facebook, di Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Cultura, Politiche giovanili e Politiche per la legalità nella giunta Bonaccini.

Ecco come si rovescia la realtà e l’ovvia precedenza agli italiani diventa un modo per millantare che un malato di cancro che vive in Italia da decenni e paga le tasse non sarebbe curato.

“L’assessore regionale dell’Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti, dice che per la Lega un serbo come Mihajlovic non potrebbe essere curato in ospedale. Mezzetti non è stato ricandidato e con questa scemenza ne intuiamo i motivi: non è adatto a ricoprire un ruolo pubblico e fa polemica sulla salute di una persona” spiega Salvini. “Orgogliosi di governare tante Regioni con Sanità d’eccellenza, onorati della stima di Sinisa e fieri di poter liberare l’Emilia-Romagna dalla sinistra di Bonaccini e Mezzetti. Speriamo che Bonaccini censuri la scemenza del suo assessore, e che magari ci parli anche di Jolanda di Savoia”.

Mezzetti replica: “Non mi sembra di essere stato offensivo nei confronti di [Mihajlovic] in quanto uomo. Ho messo in evidenza una sua contraddizione fra ciò che sostiene (forse meglio dire, chi sostiene) e l’esperienza che ha vissuto”. E ancora: “Ho fatto una constatazione semplice. I cattivi sono quelli che non l’avrebbero curato, mica io. Io voglio che possa continuare a usufruire della nostra buona sanità, non sono come quelli che vogliono cacciare gli stranieri dai nostri ospedali”.

Quello che Mezzetti finge di non capire, è che Mihajlovic abita in Italia nel 1992, è allenatore di una squadra italiana e paga le tasse al nostro Paese. Non proprio l’immigrato-tipo degli ultimi anni, nullatenente, nullafacente e con dubbia fedina penale che affolla le sale d’aspetto dei pronto soccorso di tutta a Penisola.

Poi certo, se l’alternativa fosse tra un serbo e un italiano, ovvia precedenza all’italiano. E in Serbia al serbo. Ma non è questo il caso.

Il problema è che l’orda di africani e asiatici in Italia sta devastando il nostro welfare. Se vincono i Bonaccini, finiremo come gli Usa, visto che una sanità universalista non può reggere all’immigrazione, non può esistere: e allora avremo i ricchi coem Mihajlovic che potrebbero permettersi le cure, gli italiani poveri e della classe media no.