Maxi sequestro della guardia di Finanza
di Padova di 10 tonnellate di carni
suine provenienti dalla Cina,introdotte
nell’Unione europea in violazione delle
norme doganali e sanitarie,e potenzial-
mente contaminate dalla peste suina.I sanitari dell’Ulss 6 Euganea hanno
ritenuto il prodotto potenzialmente
molto pericoloso, tanto da non voler
procedere a un’analisi della carne de-
cidendo il suo immediato incenerimento.
Il blitz dei militari di Padova è scat-
tato nella notte in un magazzino all’
ingrosso di generi alimentari dove si
stava scaricando la carne da un camion
proveniente dall’Olanda. La derrata era
sbarcata a Rotterdam.
L’importazione in Italia di ben 10 tonnellate di carne suina, probabilmente affette dall’omonima peste, è stata sventata dalla Guardia di finanza di Padova con una maxi operazione nel capoluogo euganeo. Due le persone denunciate, di nazionalità cinese, per i reati di commercio di sostanze nocive, diffusione di malattie di animali, contrabbando, violazione della disciplina igienica della produzione e della vendita di sostanze alimentari. La carne era destinata a ristoranti cinesi di cui i due denunciati, titolari di una ditta di import specializzata, erano fornitori.
La carne è stata distrutta a causa dell’enorme diffusione nel paese orientale della ‘febbre suina africana’, una malattia estremamente contagiosa tra suini e cinghiali. Il controllo della Finanza è scattato anche perché la ditta cinese era già stata indagata per commercio di materiale scadente in passato e per violazione dei sigilli, e sulla stessa pesano altre quattro precedenti denunce. Al sopralluogo dei Finanzieri si è scoperto, oltre alla carne illecitamente importata e nascosta, altri vegetali surgelati non correttamente conservati, sui quali è scattato ugualmente il sequestro.
Infine, alle dipendenze della ditta sono stati trovati tre lavoratori del Bangladesh completamente in ‘nerò. La Finanza, sempre su coordinamento della Procura di Padova, ha provveduto a controllare anche la filiera dei ristoranti che abitualmente si riforniscono dalla ditta sequestrata ma i riscontri sono stati negativi: nessuna carne di maiale cinese, ma sono state trovate altre irregolarità ora al vaglio dell’autorità giudiziaria. «Determinante è stata la collaborazione con l’Ulss – ha commentato il capo della procura di Padova Cappelleri – che ci ha consentito di fermare una potenziale emergenza».
La via della seta.
Bufaline Cinesine: Non è allarmismo si chiama paura, ed ha un enorme peso sulle persone, su tutte quante indistintamente, non sarà “politicamente corretto” ma è una realtà tangibile. Oltretutto in questi ristoranti diciamocelo francamente la qualità è sempre pittusto scarsa, compresa la pulizia di cucine e bagni!. Per quanto mi riguarda per il momento mi concentro sulla cucina di casa mia, e poi si vedrà!