Onu apre le porte a 100milioni di immigrati: “I migranti climatici non possono essere espulsi”

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Le istituzioni Onu hanno preso posizione a favore dei cosiddetti “migranti climatici”, una sorta di creatura mitologica, stabilendo che chi fugge da situazioni ambientali estreme non può essere oggetto di provvedimenti di espulsione.

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O almeno questo è l’intento del Comitato delle Nazioni Unite per i Diritti umani, in risposta ad un ricorso avanzato presso tale organo da Ioane Teitiota, cittadino delle isole Kiribati, nazione del Pacifico, dopo che la sua richiesta era stata respinta nel 2013 dalle autorità neozelandesi.

Teitiota aveva richiesto in quell’anno lo status di rifugiato alle autorità di Wellington affermando che la sua situazione personale era analoga a quella dei migranti in fuga dalle guerre, dato che le condizioni di vita nel suo Stato insulare erano sempre più difficili a causa dell’innalzamento degli oceani favorito da quello che lui ha definito “riscaldamento globale”.

Anche il Comitato però, sottolinea l’emittente britannica, ha rigettato, in questi giorni, l’istanza del ricorrente, in quanto gli atolli di Kiribati non starebbero soffrendo attualmente un’emergenza ambientale tale da pregiudicare in maniera irreversibile il benessere e l’incolumità dei loro abitanti, ma ha elaborato un principio giuridico che rischia di incoraggiare migrazioni di massa motivate proprio dai mutamenti del clima.

Infatti questo comitato Onu ha definito il respingimento dei ‘migranti economici’ come una “violazione dei loro diritti umani fondamentali”.

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Definendo un concetto di ‘migrante climatico’ che di qui a pochi anni potrebbe includere fino a 140 milioni di individui, attualmente residenti nell’Africa subsahariana, nell’Asia meridionale e in Sudamerica.

La domanda è: dove pensate di metterli?

Ovviamente nessun Paese ha l’obbligo di rispettare i dettami Onu. A meno che non firmi questo:

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5 pensieri su “Onu apre le porte a 100milioni di immigrati: “I migranti climatici non possono essere espulsi””

  1. Ma è ovvio l’onu abbia approvato questa cosa. Tanto per cominciare l’assemblea è dominata dai paesi del terzo mondo, hanno tutto l’interesse a garantire che masse di propri cittadini possano spostarsi. Riducono la loro pressione giovanile e di disoccupazione ed instaurano una pesante ipoteca nei paesi di provenienza, che sono anche gli odiati paesi colonizzatori. In più l’onu come istituzione punta naturalmente a disaggregare gli stati ed ergersi come guida mondiale, potenzialmente come governo mondiale cui tutti devono ubbidienza incondizionata. Dobbiamo quindi stupirci di questo dettato sui migranti climitatici? Se ne vedranno delle belle nei prossimi decenni, se non vengono fermati.

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