Proteste contro le politiche d’accoglienza dei clandestini nelle isole della Grecia. A Lesbo, Samo e Chios, infatti, è andato in scena uno sciopero generale, chiudendo i servizi pubblici, con dimostrazioni di strada programmate più avanti nel corso della giornata, per chiedere l’immediata rimozione di migliaia di migranti ospitati nei loro grandi centri di raccolta. «Rivogliamo le nostre isole, rivogliamo le nostre vite» è lo slogan principale della protesta. Nel più grande campo di Moria sull’isola di Lesbo ci sono più di 19.000 richiedenti asilo in un campo con una capacità di 2.840 persone.
Residents of the Greek islands of Lesbos, Samos and Chios have shut stores and closed public services to pressure the Greek government to empty overflowing reception camps.https://t.co/YDzo3ZIeXg
— DW News (@dwnews) January 22, 2020
Come insegnano gli indiani d’America, o li elimini appena sbarcano, o non li elimini più. E loro eliminano te.
I cittadini dell'isola di #Lesbo hanno protestato contro l'invasione delle #risorseINPS clandestini: "Rivogliamo la nostra isola!" A #Lesbo ci sono circa 20.000 clandestini a fronte di una capacità massima di 2.500. Siamo vicini ai Nostri amici Greci. @BasedPoland #RadioSavana pic.twitter.com/eB3I4aqsai
— RadioSavana #resilienza20 🇮🇹 (@RadioSavana) January 22, 2020
Ne hanno tutti le palle piene di negri parassiti!!Non sono capaci di evolversi ma solo di farsi mantenere e riprodursi!!