‘Fuori da discoteca perché neri’, l’ex regista Muccino si era inventato tutto

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Muccino, in attesa di tornare a fare pessimi film per ragazzine bagnate, cerca pubblicità. E in quest’epoca così similmente idiota ai suoi film, cosa di meglio se non inventarsi bizzarri casi di razzismo?

Fuori dalla discoteca “perché loro sono neri”. Gabriele Muccino denuncia così su Facebook un episodio accaduto sabato sera in una discoteca di Ravenna. Suo figlio, scrive il regista sul social, era in compagnia “di due amici di colore” e si è sentito dire “sia dal buttafuori che da un addetto al locale che lui poteva entrare ma gli amici no.

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Dopo oltre un’ora di attesa, alla domanda ‘Perché?’, è stato risposto: ‘Perché loro sono neri e fanno casino’. E li hanno lasciati tutti e tre fuori al freddo. Stiamo sconfinando nell’Apartheid”, conclude Muccino.

“Il nostro locale non è razzista”, replica però dalle colonne dell’edizione ravennate del Resto del Carlino, Mattia Montanari, uno dei soci del locale. “Ci lavorano e ospita tanti immigrati – spiega – Quel gruppo è rimasto fuori solo perché in passato alcuni di loro avevano dato problemi”. “Non credo che quella frase sia stata pronunciata – spiega Montanari – dopo di che se invece avrò le prove che è stata detta, il responsabile non lavorerà più qui”.

Oggi, invece di essere un fattore negativo il tuo dare lavoro a stranieri invece che a italiani, diventa un obbligo ‘morale’ per non essere ‘tacciati’ di razzismo.