Prof a processo per vilipendio contro islamica: sharia sbarca in Italia

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Il giudizio negativo sull’islam sta costando una lunga persecuzione giudiziaria al professor Pietro Marinelli, già docente di Diritto ed Economia all’Istituto superiore “Falcone-Righi” di Corsico, piccolo comune milanese.

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Tutto ha inizio il 31 maggio del 2017. Il professore entra in una classe quinta per la lezione di diritto internazionale.

Tutti si alzano tranne un’alunna egiziana che si giustifica affermando di essere in periodo di ramadan:”Per sviluppare il suo senso critico ho provato a chiederle cosa significasse il ramadan. E lei sosteneva fosse solo un periodo di riflessione. Le ho detto che non è così. Che viene celebrato per ricordare la discesa dal cielo del Corano, parola increata di Allah”. Marinelli spiega l’origine e il significato del rito musulmano, accennando però valutazioni critiche nei confronti dell’islam stesso e di una pratica di digiuno che, a suo parere, “non sembra umana”.

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Nel novembre dello stesso anno, Pietro Marinelli finisce nel registro degli indagati con l’accusa di discriminazione e odio razziale. In pratica, al di là dell’idiozia di chi incriminare qualcuno per ‘odio razziale’ verso una religione che non è una razza, delle toghe invasate tentano di applicare in Italia il reato di blasfemia: del resto, cos’è, la Mancino, se non una legge degna del medioevo islamico?

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Ora, a due anni e mezzo di distanza dai fatti, due giorni fa, il professore è stato chiamato a ritirare una richiesta di rinvio a giudizio per vilipendio nei confronti della ragazza, come lui ha stesso ha raccontato sulla sua pagina Facebook.

“Il vero problema – scrive con tono sarcastico – dovreste saperlo, è che non si critichi l’islam! La questione più importante è il rispetto della religione musulmana, che nessuno deve permettersi di mettere in dubbio e nessuno deve osare dire che si tratta di un’invenzione artificiosa di un individuo che ha organizzato e diretto personalmente diciotto guerre e che ha avuto undici mogli”.

In Italia dei magistrati chiedono di rinviare a giudizio un cittadino italiano per ‘vilipendio di una islamica’. Il prossimo governo deve abrogare tutti i reati di opinione. Non si possono mettere pistole cariche in mano a scimmie. E non ci riferiamo all’egiziana.




4 pensieri su “Prof a processo per vilipendio contro islamica: sharia sbarca in Italia”

  1. HAI 5 MINUTI PER PARLARE DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO? DEUS VULT!
    (e pensare che i discendenti dei cavalieri Ospitalieri ora finanziano l’invasione fa venire da vomitare. Vero SMOM dei miei coglioni?)

    1. E per una citazione più seria:
      “Come Cristiano non ho il dovere di permettere che mi ingannino ma ho il dovere di combattere per la verità e la giustizia.”
      (Adolf H.)

    2. sarebbe comico se i magistrati giudicante ed inquirente fossero entrambe donne, il professore potrebbe obiettare che una donna non puo giudicare l uomo, visto che sta scritto nel corano, forse capirebbero che per il corano e’ solo un animale da monta , infondo sarebbero cretine a difendere un libro che non solo le discrimina, ma che le disprezza, da ridere…..

      1. Infatti c’è impestato di cretine, ma quale blasfsmia!La vera.blasfemia é avere.musulmani sul territorio!Questi islamici di merda vengono qui a rompere il cazzo col loro credo da coglioni e le loro usanze da bestie e ti processano se gli fai gentilmente notare che hanno una religione di merda?Ai kompagni gli piace proprio leccarli, del resto sono sempre stati dei mangiamerda!!

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