Libia, ondata immigrati verso l’Italia mentre il governo dorme

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La scaramuccia tribale in Libia rischia di riaprire per l’ennesima volta la rotto libica verso l’Italia. E questo perché ad un maggior caos non potrà che corrispondere un maggior numero di barconi fatti salpare verso l’Italia. Già ne abbiamo delle caotiche avvisaglie:

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Non è un caso che la flotta Ong sia tutta davanti la Libia.

Nel paese nordafricano, ed in particolare in Tripolitania, dove si concentrano gli scontri, sono presenti migliaia di clandestini provenienti dall’Africa sub Sahariana e posti all’interno dei centri di detenzione. Ma la grande massa è in centri gestiti dagli scafisti in attesa della riapertura della rotta.

A fare il punto della situazione nelle scorse ore, è stato Jean Paul Cavalieri, capomissione per l’Unhcr.

Intervistato su Repubblica durante il suo soggiorno a Roma, dove è stato ascoltato dalla commissione esteri della Camera dei Deputati, Cavalieri ha detto sostanzialmente solo cazzate:

“Ci sono oltre 217.000 sfollati nel Paese, bambini, donne, uomini in condizioni di rischio estremo. E noi non riusciamo ad avere accesso a tutte le zone della Libia”, ha dichiarato il capo missione dell’agenzia Onu che si occupa dei rifugiati. I libici che hanno lasciato le proprie case, in buona parte sono andati verso la Tunisia, ma il 99 per cento è rimasto a casa. Sia perché non è una guerra come la intendiamo noi, sia perché la Libia è troppo ricca perché ci siano libici in fuga. Che, tra l’altro, sono piuttosto pochi.

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Ricordiamo che nel 2011, quando ci fu una vera guerra, con pesanti bombardamenti, praticamente solo poche decine di libici salirono sui barconi verso l’Italia. Il problema sono i nigeriani-senegalesi-bengalesi-gambiani-pakistani che approfittano del caos e arrivano in Libia per imbarcarsi a pagamento.

Per questo, quando si sente parlare di “vittime” non si può che sorridere. E incavolarsi: non vengono deportati in Libia, ci vanno a pagamento consapevoli della situazione: anzi, proprio per la situazione, per approfittarne.

“Ci sono decine di migliaia di persone – si è lamentato Cavalieri – in detenzione arbitraria, che lottano per la sopravvivenza quotidiana. Il ministero dell’ Interno non riesce più a garantire cibo e acqua per tutti. In alcune prigioni sono state aperte le porte ma da settimane si verifica una cosa terribile: in tanti pagano per rimanere nelle carceri, convinti di poter essere selezionati dal nostro personale che è già riuscito a tirare fuori oltre 2.000 persone per evacuazioni d’ urgenza”.

Non è detenzione arbitraria tenere in centri dei clandestini. Dovevano stare a casa loro.

Centri stracolmi che, sovraffollati, in caso di caos, sarebbero aperti e gli ospiti indirizzati verso i trafficanti: questa è la vera bomba migratoria presente a pochi passi dall’Italia. Con il nostro governo che dorme. E invece di usare i nostri militari per mettere in sicurezza le coste libiche, li tiene in teatri da noi lontani e non strategici. E chiede cose deliranti come questa:

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Ed a tutto ciò occorre aggiungere, come confermato dallo stesso Cavalieri, che il flusso migratorio verso la Libia non si è affatto arrestato. Dalla frontiera con il Niger la pressione dei clandestini che risalgono dall’Africa sub sahariana è ancora molto forte, nonostante la guerra e, anzi, proprio in previsione della guerra: è il caos che cercano, perché nel caos possono imbarcarsi.

Ma questo, i giornali, anche ‘di destra’, non ve lo dicono.




Un pensiero su “Libia, ondata immigrati verso l’Italia mentre il governo dorme”

  1. Oh, questi non dormono!Si fregano le mani!!!!
    Dio li strafulmini fino all’ultimo comunista sul pianeta!!!!!

I commenti sono chiusi.