La tradizione secondo Salvini

Vox
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Ai politici sovranisti manca ancora un quid per comprendere che la tradizione è carne e sangue, non un luogo. Ma c’è tempo. Non molto.




4 pensieri su “La tradizione secondo Salvini”

  1. M’è venuta in mente una frase, di una canzone di Maolucci. Fa rima con rasta. Fate presto che è tardi, ma senza fretta.

  2. Piaccia o non piaccia Salvini deve rendere conto, se vuole diventare primo ministro, ad tutta una serie di influenti personaggi, ma anche ad una fetta non lieve del popolo, i cosiddetti ‘moderati’ che passano a votare lega o pd a seconda di ciò che sentono al telegiornale. Se non capiamo questo non possiamo comprendere i tatticismi. Salvini per sua natura poi è un buono, a dispetto di quante ne dicano le sardine in salamoia, ma finché il banco della comunità internazionale non salterà, e sono sicuro che salterà, anche se non si vede bene all’orizzonte quando, resta la carta migliore per porre degli argini alla distruzione della civiltà occidentale bianca come la conosciamo.

    1. Anche se già un paio di volte mi ha fatto cadere le palle, riflettendoci concordo. Anche se talvolta mi lascio andare al pessimismo cosmico. Quanto alla moderazione, sono in lenta ma sicura remissione… Per ora, anche se non sono molto devoto, mi ispiro ad un concetto molto cristiano: essere intransigente nelle idee, ma misericordioso nella pratica (anche per questo mi piace Salvini il buono). Vorrei poter rimanere moderato in questo modo, ma ogni giorno che passa mi convinco che non è più tempo. Quasi certo che voterò Salvini anche la prossima volta (Matta permettendo), del resto di altri proponibili vedo solo Meloni e forse il partitino di Fusaro, su cui però non ho ancora un’idea precisa e comunque sarebbe un voto disperso nello zerovirgola come purtroppo CP (che poi non si presenta più) e FN (altri su cui non ho un’idea precisa). Purtroppo mi sono totalmente disinteressato della politica fino all'”era Salvini”, rimasi pesantemente deluso da ragazzo e le mie idee sempre “a modo mio” mi allontanarono un po’ da tutti, e nemmeno andavo più a votare. In effetti, non è più il momento di fare il difficile, spero lo capiscano in molti tra gli indecisi, del resto se la situazione è riuscita a fare incazzare anche me devono essere in tanti ad avercele piene.

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