Immigrati assaltano liceo, studenti barricati: ragazzo su sedia a rotelle massacrato di botte

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Tre immigrati, martedì pomeriggio, nel giro di un’ora, in una folle scorribanda fra San Lorenzo e il Prenestino, hanno picchiato quattro persone per rapinargli il cellulare: un uomo, in sedia a rotelle, ha riportato la frattura dello zigomo.

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Ma non basta. I tre stranieri sono entrati in un liceo dove, dopo avere picchiato un bidello, hanno tirato bottiglie di vetro contro gli studenti che stavano uscendo, obbligandoli a barricarsi nelle aule. Un’ora di ordinaria violenza migrante che è stata interrotta solo dall’arrivo di alcune Volanti della polizia che hanno arrestato i tre, ubriachi, rissosi, aggressivi dentro. Il terzetto ha picchiato anche gli agenti.

Si tratta di un romeno, di un albanese e di un brasiliano, di 25 anni, residenti a Roma e con precedenti penali. Espellerli prima mica si può. E poi la Romania è nella Ue, gli albanesi entrano senza visto…

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L’inferno inizia poco dopo le 14. La polizia viene chiamata per un’aggressione al liceo Machiavelli di via dei Sabelli. I tre entrano nell’istituto picchiando un dipendente che si accovaccia a terra dal dolore e al quale prendono un cellulare. Il gruppo non scappa: fronteggia la scolaresca che sta uscendo per la fine delle lezioni. Gli studenti sgranano gli occhi quando vedono una pioggia di bottiglie di vetro tirate dai tre contro di loro. Gli alunni si rifugiano nelle aule. Ma i rapinatori avevano appena iniziato a divertirsi. Entrano in un supermercato Conad, sempre a San Lorenzo. Minacciano di morte il titolare, che viene spintonato, per prendere una bottiglia di prosecco. Ma non è ancora finita. Il romeno, l’albanese ed il brasiliano attraversano per andare a prendere il tram in piazza di Porta Maggiore. Vedono un uomo sulla quarantina che maneggia il cellulare. In modo repentino uno dei tre spacca la bottiglia in testa al passante e poi lo colpisce con calci allo stomaco. I tre continuano a camminare mentre in piazza di Porta Maggiore arriva un’ambulanza che trasporta all’Umberto I l’uomo rapinato per diverse ferite alla testa.
I banditi salgono sul tram della linea 5. Sono ancora in preda alla loro violenza. A tal punto che si accaniscono su un disabile. «Ti ammazzo, se non mi dai il cellulare», dice uno dei delinquenti all’uomo che, a quel punto, gli da il cellulare. Parte a prescindere un pugno che sfonda uno zigomo al disabile in carrozzella. Anche in questo caso il ferito viene portato in ospedale dove dovrà essere sottoposto ad un intervento maxillofacciale.

Essendo pregiudicati è bastato comparare le loro impronte a quelle rilevate agli altri reati commessi da loro in passato. Il pubblico ministero di turno viene avvertito dell’accaduto. E appena viene reso edotto di quello che hanno combinato i tre ordina l’immediato loro trasferimento in carcere.




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