#PapaFrancesco: Il linguaggio d’odio diffusamente usato in
internet e nei mezzi di comunicazione sociale allontana le persone le une dalle altre e apre la strada all’estremismo e alla violenza.#9gennaio @vinmorgante @Avvenire_Nei @agensir @diariotv2000 #Hatespeech #haters pic.twitter.com/aqnWVtsiLs— Tv2000.it (@TV2000it) January 9, 2020
“Il trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino ci ha posto dinanzi agli occhi uno dei simboli più laceranti della storia recente del continente, rammentandoci quanto sia facile ergere barriere”. Lo ha detto il Papa in occasione della tradizionale udienza di inizio anno al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. “Il Muro di Berlino rimane emblematico di una cultura della divisione che allontana le persone le une dalle altre e apre la strada all’estremismo e alla violenza. Lo vediamo sempre più nel linguaggio d’odio diffusamente usato in internet e nei mezzi di comunicazione sociale.
Alle barriere dell’odio, noi preferiamo i ponti della riconciliazione e della solidarietà, a ciò che allontana preferiamo ciò che avvicina, consapevoli che ‘nessuna pace (può) consolidarsi … se contemporaneamente non si placano gli odi e i rancori per mezzo di una riconciliazione fondata sulla vicendevole carità’, come scrisse cent’anni fa il mio predecessore Benedetto XV”, il Papa che regnò mentre scoppiava la prima guerra mondiale.
Visto che ama i ponti si scelga il più alto e faccia bunjee jumping senza elastico.
Il Bergoglione si riferisce alla marca di aceto che è convinto di far ingurgitare nuovamente
e personalmente al figlio di Dio, mentre lo crede ancora inchiodato sulla croce
ad aspettare la morte fisica.
Ma questa volta non andrà così