Nigeriano pesta 3 agenti: uno sotto i ferri e il PD cancella i decreti sicurezza

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Le vittime sono 3 assistenti capo in servizio presso la struttura di via Port’Aurea, uno dei quali dovrà ricorrere ad un intervento chirurgico.

A dare comunicazione di quanto accaduto sono stati Pasquale Giacomo e Domenico Maldarizzi, rispettivamente segretario provinciale di Ravenna e segretario regionale dell’Emilia Romagna del sindacato Uil Pa polizia penitenziaria.

Durante una rissa tra detenuti stranieri, l’africano si è scagliato come una furia contro gli agenti intervenuti, riuscendo a ferirne 3 prima di essere definitivamente bloccato a terra.

“Questa situazione, sicuramente data da un volere dell’amministrazione penitenziaria a livello centrale, è frutto di una politica sbagliata. In primis parliamo delle “celle aperte”, infatti da quando è stata attuata questa soluzione, gli episodi di aggressioni nei confronti del personale di polizia penitenziaria sono aumentati a dismisura”, denuncia Maldarizzi, come riportato da “Ravenna notizie”.

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“Ma è come se i vertici dell’amministrazione penitenziaria non si rendessero conto della vera situazione che i poliziotti penitenziari affrontano giornalmente nell’inferno delle sezioni detentive delle nostre carceri”, riporta ancora il segretario regionale, che denuncia anche di come un passaggio fondamentale del Decreto sicurezza 2 sia stato ingiustamente osteggiato.

Il riferimento è alla “Bocciatura dell’emendamento delle ipotesi aggravate del reato di lesioni personali”, dove era prevista una modifica all’Art. 576 del Codice penale, “tesa a sanzionare la condotta lesiva cagionata ai danni di personale in servizio presso un istituto penitenziario”. Aver arrestato tale modifica, invece, “Ha lasciato mano libera a chi ha violato la legge fuori e continua a violarla all’interno delle galere. Per questo auspichiamo un immediato trasferimento del violento e che venga attivata la procedura per sottoporlo alla sorveglianza particolare dell’art. 14 bis”, conclude Maldarizzi.