Però mandano i cazzo di elicotteri ad evacuare le africane incinte sulle navi delle Ong
Dramma sfiorato nell’Appennino bolognese, a causa dei tagli di Bonaccini alla sanità emiliana. Una donna incinta ha rischiato di abortire perché alla richiesta dei soccorsi l’elicottero non arrivava. E il punto nascite vicino l’aveva chiuso il PD.
La ragazza ha accusato dolori ed essendo al termine della gravidanza ha immediatamente chiamato il 118 per ricevere assistenza ma ha dovuto attendere oltre quaranta minuti prima di essere trasferita in ospedale! Un calvario.
E’ accaduto questa mattina all’alba nel territorio di Lizzano in Belvedere, dove ad allertare i soccorsi è stata una donna residente a Vidiciatico.
Ricevuta la richiesta di aiuto, un’ambulanza è partita da Gaggio Montano per assistere la donna e da Marano di Gaggio stava per partire anche l’auto medica, così come previsto in questi casi, ma quest’ultima sarebbe stata bloccata dalla sala operativa, che avrebbe preferito mandare l’elisoccorso.
I volontari del 118 a bordo dell’ambulanza hanno raggiunto la partoriente, ma l’elisoccorso dopo venti minuti di attesa non è riuscito ad arrivare, e così è stata riattivata l’auto medica e la donna è stata trasferita al Maggiore.
A denunciare quanto accaduto e la ‘pericolosità’ di un’attesa così lunga per una donna incinta è la presidente del Comitato in difesa dell’Ospedale di Porretta Terme, Emanuele Cioni, che poi sottolinea: “Il decreto 70, in merito al trasporto in emergenze, dice con chiarezza che l’elisoccorso è un mezzo integrativo e non sostitutivo all’ambulanza e all’auto medica. Di notte l’elicottero atterra nelle piazzole, quindi inevitabilmente si allungano i tempi di interventi sui pazienti . La chiusura dei punti nascita nelle zone montane è molto sentito , ma la politica in questi anni si è dimenticata di noi , privando il nostro territorio , l’Appennino un luogo dove nascere e quindi vivere”.
"Sanità bene comune, una sanità di tutti, una sanità a rischio!" Ecco lo slogan con cui infermieri, OSS, tecnici, fisioterapisti e medici scenderanno in piazza il 18/01 per protestare contro la gestione #Bonaccini della sanità in Emilia-Romagna! #BorgonzoniPresidente #RadioSavana pic.twitter.com/snTlyLwrDX
— RadioSavana #resilienza20 🇮🇹 (@RadioSavana) January 8, 2020
Il Popolo della Famiglia sostiene i punti nascita sull’Appennino:
http://www.forlitoday.it/politica/il-popolo-della-famiglia-riapriamo-i-punti-nascita-per-ridare-dignita-alla-maternita.html