Bibbiano a Roma, il Comune vuole i loro 5 figli perché non abbastanza ricchi – VIDEO

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Questa vicenda ha del paradossale. Anzi: è totalmente paradossale. A meno di non mettere tutto nel contesto del ‘sistema Bibbiano’: più bambini togli alle famiglie, più soldi incassi. E, allora, tutto può diventare possibile.

Anche falsificare rapporti. Anche provare a togliere due bambini ad una famiglia con cinque figli perché “troppo povera”, invece di dare alla famiglia, nel caso, un sostegno economico. Ovviamente, fossero stati rom o immigrati, avrebbero avuto tutto il sostegno, non solo pubblico.

“In base alle dichiarazioni false di un assistente sociale e di un tribunale che non ci ascolta, hanno deciso che io e mio marito non siamo in grado di fare i genitori. E’ una situazione terribile”.
La video intervista del Primato Nazionale:

La “colpa” di essere poveri

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Abbiamo potuto vedere con i nostri occhi la vita di una famiglia numerosa ma normalissima, le due stanza pulite e in ordine dei ragazzi, il bagno appena ristrutturato e la cucina/salotto dove la famiglia si riunisce. Anche questo elemento, quello di avere uno spazio giudicato non idoneo dove mangiare e un tavolino “troppo piccolo”, è stato tra quelli utilizzati dagli assistenti sociali per giustificare l’allontanamento dei figli. Come se essere poveri, o comunque non abbienti, sia una colpa.

Francesca ci ha spiegato come la situazione sia degenerata con il cambio dell’assistente sociale incaricata di seguire il caso di suo figlio Alessandro, avvenuto nel giugno del 2018. Con l’assistente sociale Maria Dell’Abate Francesca non è praticamente mai riuscita a parlare, le ha lasciato solo un numero dell’ufficio al quale non rispondeva mai o si faceva negare. Per almeno tre volte l’assistente sociale ha disdetto l’ispezione domiciliare da lei stessa fissata con pochissimo preavviso (22 febbraio 2019, 19 aprile 2019 e 11 ottobre 2019), con tutti i problemi che questo comporta ad una madre lavoratrice con cinque figli che deve prendersi il permesso al lavoro. Al giudice poi la Dell’Abate ha dichiarato il contrario, affermando che è stata Francesca a far saltare gli incontri.

Quella strana ispezione della polizia locale

Oltre all’ostilità conclamata dell’assistente sociale Dell’Abate, a mettere nei guai Francesca è stata una strana ispezione della polizia locale avvenuta il 21 maggio 2019. I vigili hanno dichiarato di essersi recati sul posto in seguito ad una segnalazione arrivata da un vicino di casa di Francesca, che aveva sentito una bambina piangere. Il pianto non proveniva dalla loro abitazione, visto che la famiglia Biandrati-Di Napoli si era trasferita dal padre di Francesca almeno da un mese perché stavano eseguendo dei lavori in casa all’impianto fognario. La polizia locale ha inviato subito una relazione ai servizi sociali in cui si faceva riferimento al cattivo odore proveniente dall’abitazione connesso alla fuoriuscita di alcune blatte. I dubbi di Francesca si concentrano anche su questo strano intervento della polizia locale. Noi abbiamo potuto constatare che il bagno della loro abitazione è stato effettivamente ristrutturato di recente e non presenta alcun problema. Così come la casa è risultata pulita e agibile, non certo invasa dalle blatte.

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L’accanimento dell’assistente sociale Dell’Abate

Leggendo le carte processuali e potendo vedere con i nostri occhi la vita della famiglia Biandrati-Di Napoli, abbiamo constatato la falsità delle molte accuse rivolte a Francesca e a suo marito. Lo stesso Alessandro, il figlio 14enne segnalato per primo ai servizi sociali, è un ragazzo chiuso e introverso, ma che si è diplomato nel giugno scorso alla scuola media e che adesso frequenta regolarmente e con voti alti un istituto superiore di Roma. L’assistente sociale Dell’Abate ha dichiarato invece che il ragazzo aveva abbandonato il percorso di studi, versione accolta poi dal Tribunale di Roma che ha disposto l’allontanamento dalla famiglia. Perché questa falsa dichiarazione?

La figura dell’assistente sociale Dell’Abate è abbastanza centrale. Tutto è peggiorato dal suo arrivo, con un atteggiamento strano che oscilla tra il disinteresse e la persecuzione. Oltre a non comunicare minimamente con una famiglia che invece dovrebbe tutelare, da un verbale d’udienza del 20 settembre 2019 (due settimane prima del provvedimento che toglie tutti e 5 i figli a Francesca) dimostra di non sapere nemmeno a quale istituto fosse iscritto Alessandro. Perché allora dichiara che il ragazzo ha abbandonato gli studi?

Che ruolo ha la cooperativa Ermes Onlus?
Come ci spiega l’avvocato Antonella Rustico, che per conto di Francesca ha presentato il reclamo in Corte d’Appello il 10 ottobre scorso, la Dell’Abate “non ha mai dato i propri riferimenti alla signora Di Napoli; ha fornito il numero di telefono di un ufficio interno al Municipio e l’indirizzo e-mail di tale signora Katia Vitri, con suffisso @comune.roma.it.
La cosa mi aveva fatto pensare, anche perché la Dell’Abate non rispondeva mai a quel numero e la persona che rispondeva diceva sempre che la stessa non c’era. La prima relazione depositata, risalente al 23 maggio 2019, non ricava la firma della signora Dell’Abate, ma di altra persona, con la precisazione “per la Dott.ssa Dell’Abate”. E con sotto il timbro della cooperativa Ermes Onlus”.

Timbro Ermes che viene apposto anche nella relazione presentata ai primi di dicembre in Corte d’Appello a firma dott.ssa Dell’Abate. Il fondatore della cooperativa Ermes Onlus, Salvatore Di Maggio, nel 2016 è stato arrestato per un giro di mazzette legato alla gestione dei campi rom per i quali prendeva “più soldi di Buzzi”. Di Maggio era presidente del Consorzio Alberto Bastiani di cui oltre la cooperativa Ermes faceva parte anche la Comunità di Capodarco (fondata da Don Vinicio Albanesi e da sempre attiva sul fronte dell’accoglienza). In questa gara d’appalto per il Comune di Ciampino del 2013 sul progetto “Passo dopo passo”, si legge come la rappresentante della cooperativa Ermes Onlus sia proprio Maria Dell’Abate, delegata dal legale rappresentante Salvatore Di Maggio.

E poi la denuncia agghiacciante:




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